I risultati del piano per la prevenzione delle ondate di calore dell’estate 2023

Anche quest’anno, in linea con le previsioni, i mesi di giugno, luglio e agosto hanno fatto registrare
temperature particolarmente elevate, che hanno ritoccato i “record” dell’anno precedente. I dati
riportati dal Servizio per il Cambiamento Climatico del programma di monitoraggio terrestre
Copernicus, evidenziano come la stagione estiva sia stata la più calda mai registrata a livello
globale. Quanto osservato nel nostro territorio è in linea con quanto descritto a livello globale. I dati
ARPA Lombardia mostrano, per il periodo compreso tra il 01/06/2023 e il 15/09/2023 valori di
temperatura massima che hanno superato nel mese di agosto in 3 giornate i 37 gradi nel territorio di
Monza e Brianza e i 35 gradi nel territorio di Lecco.

Le elevate temperature registrate hanno comportato per la popolazione un disagio di rilievo: dal
Confronto con i dati Humidex del 2022 con i dati del 2023 emerge chiaramente come il periodo di
emergenza caldo di quest’anno abbia avuto un maggiore impatto per il territorio di Lecco, che ha
visto raddoppiare la percentuale di giornate con “Disagio Forte” arrivando a valori percentuali
simili al territorio di Monza e Brianza.

Dal confronto generale degli accessi al pronto soccorso osservati nel 2023 rispetto a quelli osservati
nel 2022 si nota una sostanziale ripetizione dei valori elevati riscontrati, senza differenze
significative sia per quanto attiene i valori massimi di accesso, sia per quanto riguarda il dato
medio.
L’andamento giornaliero medio degli accessi nel mese di agosto evidenzia un percepibile
incremento di accessi nel periodo corrispondente alle giornate con indicazione di “Disagio Forte”
(dal 15 al 25 Agosto), che continua sostanzialmente fino alla fine del mese.

Come già nel corso degli anni precedenti, le direttrici seguite per l’implementazione del Piano
Emergenza Caldo 2023 da parte della SC Epidemiologia hanno comportato la messa in campo di
differenti strategie di azione, sia per quanto attiene il coinvolgimento degli attori interni ed esterni
all’azienda, sia per quanto riguarda lo sviluppo di strumenti di accesso alle informazioni.
Elemento di fondamentale importanza per l’efficacia del piano è stata l’attivazione della rete
assistenziale pubblica, privata accreditata e del terzo settore che, secondo le rispettive competenze,
hanno operato al fine di definire un sistema capace di agire in via proattiva. In tale contesto, ATS
Brianza, oltre ad aver predisposto e curato la campagna informativa, ha definito la popolazione a
rischio, ha predisposto un sistema di monitoraggio e di Alert ed ha sensibilizzato i vari attori del
sistema di cure (rete gestori di servizi sanitari e sociosanitari, Amministrazioni comunali e
associazionismo) a modulare la propria attività con riferimento ai rischi connessi alle ondate di
calore, segnalando eventualmente le situazioni particolarmente critiche e/o mettendo in campo
azioni di supporto (es. consegna pasti a domicilio, accompagnamento visite mediche ecc.).