Asst LECCO nasce la cattedra di cure palliative

Ospedale Manzoni di Lecco

Nasce nel l’ASST di Lecco – nei presidi ospedalieri “Alessandro Manzoni” e “San Leopoldo Mandic” di Merate – la cattedra e la Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Gianlorenzo Scaccabarozzi, già Direttore del Dipartimento Fragilità – Rete Locale Cure Palliative dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale lecchese, Professore Straordinario, sarà il direTtore del “Progetto speciale di medicina e cure palliative supportato da Fondazione Floriani.

La scelta della nuova sede presso l’ASST di Lecco è dovuta all’attività svolta nel corso degli anni, delle Reti Locali di Cure Palliative, della Terapia del dolore e dei Servizi di continuità clinica ed assistenziale a lungo termine.
La capacità di rispondere ai bisogni dei malati attraverso un approccio multiprofessionale, il forte investimento tecnologico e l’attenzione costante all’umanizzazione della cura ne hanjo fatto un punto di riferimento a livello regionale e nazionale.

Con L’introduzione della disciplina di Medicina e Cure Palliative nei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia si colma il vuoto formativo nella cultura scientifico-professionale di tutti i professionisti che curano i pazienti fragili che si trovano in condizioni di cronicità complessa e avanzata e dei loro familiari. Dall’altro lato, pone le basi per lo sviluppo di servizi di cura nel contesto delle Reti Locali di Cure Palliative in ambiti attualmente privi di un’offerta pubblica strutturata di cure palliative, sia a livello ospedaliero che territoriale.

“Le Cure Palliative per questi malati richiedono approcci multiprofessionali e interdisciplinari e un’attenzione costante non solo rivolta ai bisogni fisici, ma anche psicologici e sociali dei malati e dei loro familiari, concretizzandosi in una relazione di cura capace di favorire la condivisione del Piano Assistenziale Individuale -ha spiegato Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco – Si delinea così un nuovo paradigma di cura, capace di garantire una risposta positiva a questi nuovi bisogni, agendo in modo coordinato e integrato, assicurando la necessaria continuità assistenziale tra professionisti e tra setting di cura.
È per me un grande onore oggi dare inizio a questo nuovo progetto accademico con l’istituzione qui a Lecco della cattedra e della Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative che porterà studenti specializzandi e si inserisce sulla concretezza di una delle più importanti reti di Cure Palliative della Lombardia che comprende anche, come ultima attività, un hospice intraospedaliero.
È un grande riconoscimento che l’Università degli Studi di Milano-Bicocca rivolge al lavoro del DIFRA, della Rete Cure Palliative e dell’ASST di Lecco al servizio di tutto il territorio della provincia lecchese e dell’ATS Brianza”.

“L’insegnamento della Medicina e Cure palliative si inserisce in un contesto di clinical governance in grado di pianificare anticipatamente le cure e l’assistenza nel rispetto della proporzionalità ed appropriatezza dei trattamenti – ha aggiunto – aggiunge Gianlorenzo Scaccabarozzi – le pratiche cliniche e la letteratura scientifica, focalizzata sui malati cronici affetti al contempo da più patologie, documentano che una maggior diffusione dei servizi di Cure Palliative consente di migliorare la qualità di vita delle persone malate, riducendo la sofferenza legata ai sintomi, l’intensività inappropriata, la durata media dei ricoveri in ospedale e gli accessi impropri ai servizi di emergenza. L’attuale organizzazione dei servizi è invece orientata principalmente verso altre tipologie di malati:

gli studi infatti dimostrano che i malati con malattie cronico-degenerative in fase avanzata e fragilità hanno sistematicamente meno probabilità di accedere a queste cure rispetto alle persone con cancro avanzato. La corretta e precoce identificazione dei bisogni di cure palliative, la continuità delle cure, la pianificazione anticipata delle stesse e la presa in carico attraverso percorsi integrati e multidisciplinari dovrebbero invece essere garantite anche a malati con patologie cronico-degenerative in fase avanzata in una prospettiva di integrazione e complementarità alle terapie attive.
Laddove implementate secondo modelli efficaci ed efficienti, le Cure Palliative hanno dimostrato di apportare al sistema sanitario, nel suo complesso, miglioramenti in termini di sostenibilità. La forte sinergia con il sapere espresso dalla Geriatria, tanto in ambito accademico quanto in ambito assistenziale e di ricerca, rappresenta un valore aggiunto di questo progetto, prezioso per superare la visione classica e riduzionistica delle Cure Palliative, che tende ancora a considerarle come appropriate solo agli ultimi giorni di vita delle persone sofferenti.”

Francesca Floriani, Presidente Fondazione Floriani, aggunge: “L’istituzione della Cattedra in Medicina e Cure Palliative presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con sede a Lecco, è un importante risultato per i cittadini, per i professionisti della salute e per tutte le realtà che, come Fondazione Floriani, si occupano con spirito filantropico dei malati inguaribili e delle loro famiglie. Il progetto affidato al Professor Gianlorenzo Scaccabarozzi, uno dei maggiori esperti in questa disciplina e da anni nostro riferimento scientifico, ha l’ambizione di unire tre delle componenti che caratterizzano la mission di Fondazione Floriani: Assistenza, Formazione e Ricerca. La scelta di incardinare la cattedra presso l’ASST di Lecco, un territorio a cui siamo particolarmente legati.

“Da diverso tempo il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi Milano-Bicocca voleva investire e crescere anche nell’ambito delle Cure Palliative” sottolinea il Diretore Pietro Invernizzi. “È stato quindi immediato e semplice interagire con una realtà così consolidata e riconosciuta come quella di Lecco e con una fondazione sempre attenta come è la Fondazione Floriani. Ci attende, ora, un importante lavoro di inclusione e integrazione di queste tematiche nei nostri corsi prelaurea ed anche in ambiti ospedalieri e territoriali dove Bicocca è presente”.