Omicidio di Calolzio, il sindaco di Pescate: «ai sindaci i poteri di controllare l’immigrazione»

Omicidio di Calolzio, per il sindaco “sceriffo” Dante De Capitani, bisogna dare ai sindaci i poteri di regolare gli afflussi degli immigrati. Una provocazione che il primo cittadino ha esternato in un lungo comunicato:

«Il tragico fatto alla stazione di Calolzio dimostra una volta di più che stiamo accogliendo anche i delinquenti e che le stazioni e le periferie sono ormai in mano a queste bande di extracomunitari che nel tempo sono cresciute a dismisura proprio per la smania solo italiana di voler accogliere tutti indistintamente – ha scritto – Sono vicino al sindaco Ghezzi e all’assessore alla sicurezza Caremi accusati ingiustamente di immobilismo quando invece hanno spostato il Comando di Polizia locale proprio in zona, hanno riempito di telecamere la stazione, di più cosa potevano fare?
La sicurezza attualmente la deve garantire lo Stato non i comuni che sulla questione immigrazione non hanno nessuna voce in capitolo. Sono il Questore ed il Prefetto a dover agire, e invece la colpa ricade sempre sui sindaci ed è ora di finirla con questa storia.
Per cambiare le cose diano a noi sindaci che conosciamo bene i nostri territori i poteri di cacciare sta gentaglia, di fare i fogli di via, e di ordinare i rimpatri, e poi vedrete che di questi ceffi non ne rimarrà uno».