Lecco, variazione di bilancio per pagare le bollette milionarie

Una nuova variazione al bilancio di previsione da 900 mila euro. L’ha dovuta approvare il Consiglio Comunale di Lecco in seguito all’aumento spropositato delle bollette di Luce e Gas.
L’assessore Roberto Pietrobelli ha spiegato che per pagare a somma, unitamente ai 109mila euro dovuti alla cooperativa Due Mani per i servizi svolti in città, hanno richiesto l’applicazione dell’avanzo non vincolato di amministrazione per oltre un milione di euro.
Le altre voci di questa imponente variazione sono state finanziate dal recupero delle tasse evase per 380mila euro, da trasferimenti dello Stato per 340mila euro, da altri trasferimenti per poco più di 50 mila euro e per 461mila euro da entrate extra tributarie e dalla riduzione di alcune spese.
Problemi anche sull’aumento dei costi dei cantieri: «Dobbiamo affrontare una revisione prezzi del valore di 500mila euro di cui 388mila solo per l’avvio del cantiere della ex Piccola, a cui si aggiungono 180mila euro per l’adeguamento del palazzetto del centro sportivo del Bione necessario anche per ospitare il prossimo campionato della Picco», ha aggiunto l’assessore. Un’ultima parte della variazione riguarda una diversa redistribuzione nel corso del triennio dei fondi del Pnrr del valore di 1.200.000 euro per l’acquisto degli autobus elettrici.

L’opposizione e la sinistra: dialogo con le pertaecipate

«Paghiamo un milione di euro in più per il caro bollette e questa è una cosa che subiscono anche i cittadini e le attività economiche – ha detto il consigliere Giacomo Zamperini (FdI) – Questa amministrazione ha pensato come fare a proteggersi da ulteriori rincari?».
Alberto Anghileri (Sinistra) ha fatto riferimento alle società partecipate dell’energia. Per Alessio Dossi di Ambientalmente la soluzione è la transizione energetica come problema scientifico che il Comune deve affrontare con le proprie partecipate. Il tema insomma continua ad infiammare anche la politica. Intanto l’amministrazione ha ridotto gli orari di alcuni uffici e le ore di illuminazione degli stessi. Stessa decisione per il riscaldamento rinviato anche in considerazione delle alte temperature esterne.