Dervio, l’opposizione: “il nostro post cancellato dalla pagina del Comune, inaccettabile!”

Continua lo scontro tra maggioranza e opposizione a Dervio riguardo alla questione dell’Acquapark non ancora smontato come previsto dall’appalto. Era stato il gruppo Insieme per Dervio a farlo presente, attaccando l’amministrazione di non aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge sulla vicenda. Il sindaco aveva dunque risposto spiegando che i soldi introitati dalle attività saranno destinate ad un altro parco questa volta invernale. Ma l’opposizione non ci sta.

«Ieri abbiamo toccato il punto più basso a livello di democrazia nella storia del Comune di Dervio, nel quale non è ormai più permesso avere idee differenti da chi gestisce il potere – spiega in un lungo comunicato Davide Vassena di Insieme per Dervio – subito dopo l’uscita del nostro comunicato stampa che riassumeva la controversa vicenda dell’acquapark/ninjapark di Dervio (che da 8 giorni è pure abusivo essendo scaduta la concessione demaniale) il sindaco ha pensato bene di rispondere indirettamente su Facebook comunicando l’importo dei proventi dell’acquapark introitati dal Comune e annunciando la loro destinazione a delle strutture per bambini. 

Pensando di vivere (ancora) in un paese democratico, il nostro gruppo consigliare ha commentato il post senza criticare in alcun modo l’intervento proposto, ma spiegando che non poteva certo dirsi finanziato dagli introiti dell’acquapark, che sono stati quasi completamente assorbiti da alcuni costi che non sono stati assolutamente considerati. L’abbiamo fatto argomentando il tutto con cifre e informazioni presi da atti comunali e facilmente verificabili. 

Per ben due volte il nostro post ci è stato cancellato dalla pagina Facebook istituzionale del Comune, che dovrebbe accogliere non solo le idee e le dichiarazioni della maggioranza, ma anche quelle di ogni cittadino e, a maggior ragione, di un gruppo consigliare che rappresenta il 41% dei Derviesi. I nostri commenti sono stati cancellati e il nostro profilo Facebook è stato bannato dalla pagina del Comune, così come quello di altri cittadini che hanno semplicemente esposto un punto di vista diverso da quello di chi amministra il Comune stesso. Tutto ciò è inaccettabile e indegno di un paese civile, e può solo qualificare negativamente lo stile di chi amministra oggi il Comune: a questo punto non ci resta che dire che a Dervio si è instaurato un regime che non ammette voci dissonanti nemmeno quando sono argomentate con informazioni prese dagli stessi atti comunali». 

Il contenuto del post facebook:

Il progetto proposto può risultare anche interessante (purtroppo non essendo mai stato discusso in alcuna sede istituzionale non ne sappiamo di più). Per completezza di informazione andrebbe però detto che i proventi per il Comune derivanti dalla gestione dell’acquapark non sono certo di 42.950 euro: il Comune ha speso almeno 97.134 euro per la costruzione della pedana che ospita le casette alla Foppa e che dovrà essere ora rimossa, di cui il gestore dell’acquapark ne ha rimborsati, secondo il contratto approvato dalla Giunta, solo 70 mila (una tantum, perché dall’anno prossimo l’eventuale spesa sarà totalmente in carico al Comune); ha inoltre speso 1.959 euro per la concessione demaniale e ne ha “abbuonati” 4.800 al gestore di bar e ristorante che avrebbe dovuto pagarli come canone di affitto che non è stato poi più richiesto. Tra spese e mancati introiti, l’utile dell’acquapark per il Comune scende già a 9.057 euro, fatte salve ulteriori spese nascoste nelle pieghe del bilancio. Ad esempio, quanto costerà smontare la pedana (di proprietà comunale)? È facile quindi capire che i 43 mila euro sono un po’ uno specchietto per le allodole: l’intervento proposto sarà certo bellissimo ma sarà per gran parte finanziato con i soldi di tutti i cittadini, non dell’acquapark. E un’ultima annotazione: se il Comune ha “incassato” dall’acquapark 43 mila euro, significa che i gestori (in base alle percentuali da versare previste nel contratto) ne hanno incassati almeno 163 mila, oltre a quelli di bar e ristorante che non conosceremo mai. Ecco, così le informazioni sembrano più complete.