Calolzio e il “caso Vannacci”. Tutti contro la scelta della location: tornate indietro

Calolzio bene comune, il consigliere provinciale Lanfrachi e persino Fabio Mastroberardino, capogruppo di FDI a Calolziocorte criticano la scelta dell’associazione Identità Europee e della Provincia di far presentare il controverso volume “IlMondo al contrario”, autopubblicato, del generale Vannacci che tanto fa discutere al Monastero del Lavello. Chiedono di tornare indietro.

Scrive Mastroberardino: “Non sono solito giudicare senza conoscere, ma nel caso del libro del generale Vannacci mi sono bastate alcune pagine per decidere che il poco tempo che purtroppo oramai riesco a dedicare alla lettura lo avrei destinato ad altri autori.
In questo mondo che obbliga alle definizioni mi riconosco nella parola “conservatore”, ma reputo che l’esserlo, e quindi difendere i valori legati alla nostra tradizione, voglia dire in primis accogliere anche il messaggio cristiano (terreno sul quale si è formato ogni valore in occidente), che ha come comandamento fondamentale quello di amare il prossimo.
Le poche pagine lette non mi sono sembrate nascere da questa volontà, e reputo che la modalità, e lo scarso spessore culturale, contengano pagine offensive nei confronti delle donne, degli omosessuali, e non solo.
Difendere la famiglia tradizionale vuol dire professare la bellezza di questo modello, e i suoi valori, non certo quello di screditare gli altri.
Date queste premesse, credo anche che ognuno sia libero di dire ciò che vuole, e che quindi sia ovviamente libero di presentare il suo libro.
Non apprezzo, da consigliere del mio comune e da capogruppo, che questo avvenga nelle sale del Monastero del Lavello, per i motivi sopra citati, ma sottolineo come non ci sia stato da parte del comune alcun patrocinio dell’iniziativa che è infatti organizzata da una associazione privata”.

Fanno eco i consiglieri di “Calolziocorte BeneComune” guidato dalla capogruppo Sonia Mazzoleni : “Non certo per negare la libera espressione di opinioni e posizioni che non si condividono, ma perché sono in netto contrasto con lo spirito religioso e la funzione storica della sede scelta per l’incontro – hanno fatto sapere dal gruppo – Nel Codice Etico pubblicato sul sito della stessa Fondazione, infatti, al paragrafo ‘Integrità e imparzialità’ viene dichiarato: ‘La Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello censura qualsiasi forma di discriminazione basata sulle opinioni politiche, sugli orientamenti sessuali, sulla razza, sulla lingua, sulla religione, sull’età, sullo stato di salute, sulla appartenenza ad associazioni sindacali’. E se pensiamo al contenuto del libro “Il mondo al contrario” di R. Vannacci, ai valori e alle opinioni in esso contenuti, spesso in contrasto con quelli religiosi e della democrazia, riteniamo che vadano contro lo spirito dichiarato nel codice etico della Fondazione Lavello. ‘Il gen. Vannacci, infatti, nel suo libro ne ha per tutti: ‘critica gli ambientalisti (con l’immancabile Greta Thumberg a guidare la massa di giovani straviziati e inquinatori che hanno addirittura il coraggio di contestare), i contrari alle centrali nucleari, quelli che vogliono società multietniche (‘Chi me lo farebbe fare di congregarmi con chi non la pensa come me, con chi ha abitudini e costumi diversi, con chi ama ciò che io detesto e che, per giunta, non ha alcuna intenzione di trovare un punto d’incontro al fine di rendere serena e pacifica la convivenza?’, si chiede l’ex ufficiale della Folgore), i sostenitori della ‘dittatura delle minoranze’, gli occupatori abusivi e i ladri nelle case (tanto protetti nel Belpaese) e tanti altri, di cui si è ampiamente parlato nei giorni passati in Tv e sui giornali’ (da Famiglia Cristiana)’
E se queste sono le tesi espresse nel libro del gen Vannacci, non accettiamo che siano presentate in un luogo che è stato per anni dei Servi di Maria, ordine sempre attento all’accoglienza dei fratelli, soprattutto quelli bisognosi e all’impegno di avere rapporti di pace, di giustizia e di amore costruttivo con l’altro, un luogo che è da sempre espressione di valori spirituali, di storia e tradizioni religiose.
Il Gruppo “Calolziocorte BeneComune”, pertanto, chiede al Presidente della Fondazione “Monastero di Santa Maria del Lavello” e all’Amministrazione Comunale (Ente presente tra i soci fondatori) di “tornare sui propri passi” e di revocare la disponibilità dei locali per l’evento in programma”.

Sulla stessa il gruppo del consiglio provinciale La Provincia Territorio Bene Comune guidato da Paolo Lanfranchi. La questione è ancora infiammata.