Bilancio di previsione, per Valsecchi è da dissesto

Bilancio di previsione a Lecco, continuano le accuse dell’opposizione. Questa volta ad intervenire è Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. «La situazione economica delle famiglie lecchesi è da monitorare se, secondo alcune statistiche legate ai capoluoghi e alle province italiane riguarda la situazione dei redditi, Lecco occupa il poco lusinghiero 53° posto della classifica con redditi sotto i mille euro mensili e di poco sopra ai 10.000 euro annuali! Sono ovviamente medie ponderali, ma lasciano intendere che lo stato di salute generale della nostra città e del nostro territorio, che ha vissuto ben altre epoche migliori, sia da tenere sotto stretto controllo».

La crisi energetica con il pagamento di bollette sempre più care, il taglio dei servizi, l’aumento dei materiali e degli alimenti, il dissesto e l’indebitamento progressivo italiano non fa stare tranquillo nessuno. «Il Comune di Lecco ha presentato un bilancio in predissesto finanziario sulla spesa corrente dovuto ad iniziative spericolate e incaute dell’attuale amministrazione Gattinoni assieme ad un contesto generale che non aiuta – ha aggiunto Valsecchi – Non so con quale faccia raccontino ancora una volta, frottole clamorose alla gente. In questi giorni è stato confermato l’aumento dell’addizionale comunale Irpef dallo 0, 40% all’ 0,80%, il massimo consentito, per i redditi sopra i 16 mila euro. Insomma un salasso per single e famiglie che si arrabattano tutti i giorni per pagare le tasse, le bollette e cercare di mettere qualcosa anche nel loro piatto e in quello dei figli. A Lecco non è l’unica notizia cattiva perché i tagli lineari al bilancio prevedono l’aumento, ad esempio, dalle rette degli asili nido alla mensa scolastica. Il piatto è servito le famiglie lecchesi saranno mazziate e cornute».

Valsecchi: gli aumenti per saldare gli errori della maggioranza

Secondo il consigliere di opposizione l’aumento di alcuni servizi e tasse fa i conti con i rincari dell’energia , il tutto per «saldare tutte le improvvisazioni di questa amministrazione dalla perdita: dei finanziamenti per il distretto urbano del commercio, agli affitti di immobili privati dove hanno insediato gli uffici comunali per la loro testarda e incomprensibile volontà di non andare nell’ex politecnico in via marco d’oggiono che peraltro era di proprietà e interamente finanziato da soldi pubblici e con garanzie per l’ultimo lotto del PNRR».

Altro tassello quello dei parcheggi : secondo l’opposizione il rincaro non è dovuto al piano del traffico ma ad una precisa volontà politica. «Un bilancio fallimentare l’abbiamo chiamato, io penso che sia un bilancio che mina oltre ai conti del Comune quelli delle famiglie lecchesi costrette a pagare l’incapacità di questa amministrazione – ha proseguito – Tagliano le manutenzioni delle strade, fanno pagare ai contribuenti i loro errori legati ai mancati finanziamenti, alimentano la spesa corrente con affitti e spese condominiali inutili, con consulenze faraoniche che non servono e descrivono nelle relazioni gli esiti che tutti, consiglieri e tecnici, avevano predetto. Poi scaricano tutta la responsabilità sulle bollette e si autoassolvono senza attendere che le commissioni consiliari siano informate nel dettaglio sulla situazione dello scostamento finanziario. Dicono di essere uniti in pubblico, ma sono divisi in privato. I consiglieri di maggioranza che voteranno questo bilancio si prenderanno una scomoda responsabilità. Eravamo anche disponibili a dare una mano, a trovare assieme delle soluzioni concordate, ma dopo una conferenza stampa menzognera come quella andata in onda nella giornata di ieri diventa impossibile ipotizzare una reale collaborazione». Infine l’amara conclusione: Anziché tagliare le manutenzioni e le bollette andrebbe dato un bel taglio a questa Giunta e a questo modo di amministrare giunto al capolinea della decenza.