Spaccio, il call center della cocaina smantellato dalla Polizia

Un vero e proprio “call center” a cui rivolgersi per “ordinare” cocaina, in molti comuni della Provincia di Lecco. Una sorta di organizzazione gestita dal centralinista e da altri due soggetti marocchini e altri “galoppini”, che è stata smantellata nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Lecco. In tutto sono otto le misure cautelari appena eseguite, di cui tre in carcere (una non eseguita), due domiciliari e tre divieti di dimora (uno da eseguire) tutti stranieri, clandestini e alcuni senza fissa dimora. Solo un italiano era il più anziano del gruppo (53 anni), incensurato della provincia di Lecco si occupava delle consegne. Dei responsabili del giro un marocchino è stato arrestato in flagranza in provincia di Monza, e aveva in casa 590 grammi di cocaina. L’altro referente, sempre marocchino, è stato invece intercettato a Orio al Serio al suo rientro dal Marocco dove gestiva affari con i proventi dello spaccio.

In tutto sono state accertate 8 mila cessioni di droga in un anno e mezzo, per valore di 330 mila euro, al ribasso. E gli scambi avvenivano in pieno giorno e nelle cittadine, anche vicino a scuole e chiese tra Merate, Cernusco, Robbiate, Calolziocorte, Arluno, Olgiate Molgora e Brivio. Determinanti le segnalazioni della Polizia locale e dei cittadini.

Il Dottor Gentiluomo della Squadra Mobile ha spiegato: «L’indagine prende le mosse da segnalazioni ricevuto nei comuni di Calco e Olginate all’inizio. Visionando telecamere di sicurezza dei comuni stessi, con l’aiuto della polizia locale, effettivamente abbiamo accertato i movimenti sospetti e di là in due mesi abbiamo svelato un importante traffico cocaina. I pusher erano organizzati con il call center come referente: un unico telefono cellulare in cui centralinistra si accordava col cliente, che lo raggiungeva tramite passaparola, su luogo e prezzo dello scambio, in seguito il centralinista contattava i pusher su territorio per le consegne. Gli indagati per nascondersi ovviamnete facevano consegne usando diversi mezzi trasporto intestati a prestanome incensurati.

Ha detto il Procuratore Capo di Lecco Ezio Domenico Basso: «Da quando sono qui è la seconda operazione antidroga della squadra mobile di Gentiluomo. L’estate scorsa operazione in via Turati e questa volta in provincia, con criticità uguali e differenti rispetto alla città. La Polizia di stato in base a istanze gente e ai comitati sta mettendo in atto un grande impegno contro lo spaccio, i furti in casa e la microcriminalità diffusa ed è merito esclusivamente delle forze di polizia di aver ottenuto risultati»