Sentenza a Milano, 4 anni a Simba La Rue e 3 anni e 5 mesi alla verderiese Sara Bel Salha

INSTAGRAM/SIMBA LA RUE

Si è concluso oggi il processo con rito abbreviato al trapper Simba La Rue e agli altri amici della crew per la cosiddetta faida tra trapper. Il Gup Rossana Mongiardo ha condannato a 4 anni di reclusione il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue per la vicenda del 9 giugno 2022 in cui fu sequestrato e picchiato l’artistia Baby Touche.

Condannati altrialtri 5 imputati a pene fino a 3 anni e 8 mesi mentre un altro imputato ha patteggiato 3 anni e 4 mesi. Al centro del processo l’aggressione in via Settala commessa dal gruppo per sfregio contro un giovane che faceva parte anche lui del gruppo rivale. E poi le lesioni aggravate ai danni di Baby Touché, che, però, ha deciso di non sporgere denuncia contro gli imputati e dunque era già caduta l’altra accusa per quel fatto, ovvero il sequestro di persona.

Il giudice ha condannato dunque a 3 anni e 8 mesi Mevljudin Hetem e a 3 anni e 5 mesi Sara Ben Salha, la giovane di Verderio che secondo il pm Crupi avrebbe attirato nella trappola le vittime della rapina. Per Chakib Mounir, detto Malippa e manager di Simba, sono arrivate condanne, a pene sospese, tra 8 e 10 mesi. Alan Momo ha patteggiato 3 anni e 4 mesi. Il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche e del risarcimento dei danni agli imputati, difesi dall’avvocato Niccolò Vecchioni. Il trapper a metà giugno dello scorso anno aveva subito un agguato come vendetta da un gruppo di giovani amici di Baby Touché (il processo è attualmente in corso a Bergamo).

«Sentenza severa, almeno per quanto riguarda Sara – ha commentato Antonino Crea difensore della ragazza – specialmente a fronte di una richiesta ben inferiore della Procura (che aveva chiesto 2 anni e 4 mesi di reclusione). Ora aspettiamo le motivazioni (per cui il Giudice ha preso 30 giorni) e poi ci occuperemo dell’appello».