Processo ai trapper, il pm chiede 4 anni e mezzo per Simba la Rue e riduce per la verderiese

La Procura di Milano ha chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, residente nel comasco e altre cinque condanne a pene comprese tra gli 8 mesi e i 4 anni e 2 mesi nel processo con rito abbreviato sul caso della cosiddetta “faida tra trapper”.

Una vicenda che aveva portato il 9 giugno del 2022 anche al sequestro e al pestaggio di un rapper di un gruppo rivale, Baby Touché.
Le richieste sono state formulate oggi dal pm Francesca Crupi, titolare dell’inchiesta condotta da polizia e carabinieri, davanti al gup Rossana Mongiardo, che emetterà la sentenza il prossimo 28 settembre.

All’udienza hanno partecipato gli Avvocati Antonino Crea (di Merate) e Marcello Perillo, lecchese, difensori dell’imputata Sara Ben Salha, sostituiti dalla collega dello Studio SLC ~ Milan Law Firm, Federica Boglioli.

Il PM Francesca Crupi, che ha discusso per una mezz’ora abbondante, ha chiesto in conclusione per Sara Ben Salha, ex amica dei trapper e residente a Verderio, dopo aver attenuato la sua posizione ritenendo sussistente il concorso anomalo della ragazza nella rapina aggravata, la condanna ad anni 2 e mesi 4 di reclusione ed Euro 1.400 di multa. Più alte, invece, le richieste per altri imputati, tra cui Simba La Rue, per il quale il magistrato ha chiesto la condanna ad anni 4 e mesi 6 di reclusione ed Euro 1.800 di multa.
Al centro le accuse di lesioni e rapina per un’aggressione in via Settala commessa dal gruppo “per sfregio e punizione” per “mortificare” la vittima, un giovane che faceva parte anche lui del gruppo rivale. E poi le lesioni aggravate ai danni di Baby Touché, che, però, ha deciso di non sporgere denuncia contro gli imputati e dunque è caduta l’altra accusa per quel fatto, ovvero il sequestro di persona.
La giudice ha revocato la misura dei domiciliari per Simba, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, sostituendola con l’obbligo di firma. Simba è anche a processo con l’altro noto trapper Baby Gang e altri giovani, per una sparatoria nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi.