Perledo, ricerca di massa per trovare Alberto Ongania

La famiglia di Alberto Ongania, il 53enne chef scomparso da casa l’11 novembre, non si ferma e organizza una vera e propria battuta di rirca in massa, pagando persino esperti di droni. Anche la cittadinanza di Perledo è coinvolta, infatti domenica 27 novembre alle 9 i volontari si ritroveranno presso la Chiesa della frazione di Bologna e si divideranno in gruppi, perlustrando nuovamente tutti i vari percorsi che potrebbe aver fatto Alberto quella mattina. L’uomo infatti, che viveva con la mamma anziana e che aveva una vita semplice e abitudinaria, era uscito per la solita passeggiata nel suo comune. Invano Vigili del Fuoco e Protezione civile con esperti hanno cercato coordinati dalla Prefettura nei primi giorni. Ma, purtroppo, Alberto non è stato ritrovato.

Coinvolto prima di tutto il fratello Renato insieme al consigliere comunale Alessandra Mauri che ha fatto sapere di agire “a titolo personale: «Tanti occhi sul territorio possono fare la differenza in questa triste vicenda che ci tocca tutti nel profondo», ha detto.

La petizione per accedere ai tabulati

Nel frattempo il fratello Renato continua la sua battaglia per poter accedere ai tabulati telefonici, pur non essendo mai stato aperto un fascicolo in procura che lo permetterebbe e a causa della legge sulla privacy. L’uomo infatti si è autodenunciato ai carabinieri e ha creato una petizione su Change.org per chiedere un intervento del presidente del Senato e aprire il percorso in Parlamento cambiare la normativa. Renato ha anche scritto al Presidente della Repubblica Mattarella.