Paolo Trezzi su Lineelecco:”Ti porto io ma non so dove e se ci sei”

I pullman di Atm
I pullman di Atm

“Anche il prossimo anno scolastico vedrà rinnovato il buon progetto di “Ti Porto Io” l’iniziativa del bus gratuiti per gli under 19 di Lecco.

A conferma la Determina 907 del 27/6 che stanzia 150000€ a LineeLecco.

Progetto di ipotetica mobilità sostenibile collettiva, iniziato ormai nel 2021, resta buona cosa perché contribuisce a sostenere l’economia delle famiglie, però di mobilità sostenibile ha ben poco.

Perché è rivolto solo agli under 19 che notoriamente non han la patente ma, soprattutto, perché pur essendo un’iniziativa consolidata, pare buttata lì per facile consenso più che reale progettualità, mancando ancora oggi uno studio, un monitoraggio, una verifica della bontà del Progetto.

Mesi fa, in una Commissione sul tema, LineeLecco ha confermato che le tessere vendute sono state circa 4000 ma l’utilizzo reale – anche se non si capisce come han fatto a misurarlo – decisamente inferiore, un migliaio e forse pure meno.

Non aver ancora fatto perciò uno studio serio, di monitoraggio per un riscontro su basi reali è segno di incapacità e poco interesse concreto.

Non ci sono risposte e verifiche, tantomeno analisi, studi sul:

– Perché i bus lo usan solo meno di un terzo di chi ha fatto la tessera

– Quali tratte son più usate e quali sarebbe necessario istituire.

– Se serve ampliare tragitti, orari, corse

– Perché è usato pressoché per il solo tragitto casa-scuola

Perché, oltre a queste osservazioni basilari, ancora inevase e forse manco pensate, non si evidenzia e si trovano soluzioni, per esempio a questa gratuità non equa. Trasformandola in base a un tetto Isee, oggi le famiglie più fragili pagan la gratuitá dei bus anche per i figli di quelle più ricche. Inoltre è evidente che il servizio bus, oltre a questo progetto facile facile, non è per nulla realmente incentivato:

– Ampliato nelle corse,

– Estenso nell’orario;

– Migliorato nelle tratte

– Privilegiato nell’uso

– Sperimentando un’estensione di gratuitá per fasce di reddito ma anche per giorni, orari, età.

Le strade continuano a essere sosta per auto come fossero spazi privati.

I parking non sono gestiti per la promozione della mobilità sostenibile ma per facilitare chi ha 3 auto in famiglia e soldi da spendere. Perché se il Bus lo si incentiva solo a chi non guida è un risparmio economico (bene) mica così progettuale o ecologico. Se poi ci metti un sacco di soldi ma non ne verifichi utilizzo, potenzialità, errori e spazi di miglioramento è perché non ti interessa in realtà o non ne sei capace”