Padre Norberto Pozzi, ferito in Africa, potrebbe perdere un piede

Purtroppo non ci sono buone notizie sulle condizioni del missionario lecchese che si trova in CentroAfrica da tempo, Padre Norberto Pozzi. Il frate carmelinano di 71 anni, venerdì scorso, è stato infatti colpito da una mina antiuomo e oggi è in ospedale e rischia l’amputazione di un piede.

A raccontare l’episodio all’agenzia Fides è il fratello Aurelio Gazzera: “Venerdì sera 10 febbraio p. Norberto si stava recando da Bozoum a Bouar quando a circa 22 km da Bozoum la vettura sulla quale viaggiava è saltata su una mina” racconta p. Gazzera. “Nella Toyota Land Cruiser oltre al missionario italiano. c’erano altre 5 persone, un confratello francese e 4 aiutanti centrafricani. Il confratello ha riportato ferite minori mentre un falegname che è anche catechista ha avuto una spalla fratturata. Le ferite più gravi le ha riportate p. Norberto – continua il missionario – L’esplosione ha attinto gli arti inferiori. La gamba sinistra ha riportato ferite molto serie al punto che l’11 febbraio un elicottero della MINUSCA (Missione ONU nella Repubblica Centrafricana) lo ha trasferito all’ospedale delle forza ONU a Bangui , poi Viste le sue condizioni si è deciso di trasferire Norberto in una struttura meglio attrezzata a Entebbe in Uganda dove si trova oggi e dove probabilmente subirà l’amputazione del piede sinistro” .

“Il problema delle mine piazzate sulla strada risale da almeno un anno e mezzo. Da quello che so non si tratta di ordigni artigianali ma di vere e proprie mine fornite ai ribelli da qualcuno” riferisce il missionario. Nella zona secondo la stampa locale agisce il gruppo ribelle 3R “Retour, Réclamation et Réhabilitation”.