Otto ore di sciopero: sindacati in piazza anche a Lecco

La CGIL e la UIL sono tornate in piazza oggi “per difendere il presente di lavoratori e pensionati, già colpito da instabilità contrattuale e alti tassi d’inflazione, e il futuro dei giovani, che hanno diritto ad avere un percorso lavorativo tutelato e la prospettiva di un trattamento previdenziale dignitoso”. A Lecco, le due organizzazioni sindacali hanno organizzato uno sciopero di otto ore, con un corteo che è partito dalla Meridiana intorno alle 9.30 per attraversare il centro e raggiungere piazza Diaz, dove si è svolto il comizio finale.

Lo sciopero ha avuto un duplice obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle criticità della bozza di Legge di Bilancio e chiedere al governo provvedimenti in materia di lavoro, fisco, sicurezza, previdenza, sanità e politiche industriali per ridurre le disuguaglianze nel paese. I sindacati criticano il governo per la mancanza di chiarezza e coerenza nelle bozze di Legge di Bilancio e sostengono che le misure proposte sono insufficienti a fronteggiare la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione.

Tra le principali preoccupazioni della CGIL e della UIL figurano la riduzione degli importi pensionistici dei dipendenti pubblici, l’innalzamento del requisito anagrafico di accesso all’Ape Social e la confusione legata all’Opzione Donna. Contestano anche la manovra in relazione ai disoccupati, sostenendo che le scelte del governo continuano a essere sbagliate, in particolare la cancellazione del reddito di cittadinanza e la sostituzione con nuove misure che dividono la platea delle persone in difficoltà.

Lo sciopero ha portato centinaia di persone in piazza, con la testa del corteo guidata dalla segreteria e dai pensionati dello SPI e la coda dalla FIOM. La manifestazione ha colorato il centro cittadino di rosso, con centinaia di bandiere e uno spettacolo visivo che ha attirato l’attenzione della comunità locale. I sindacati chiedono al governo di prendere provvedimenti concreti per affrontare le sfide attuali e futuri dei lavoratori, pensionati e giovani.