Omicidio del maresciallo di Bellano, il responsabile incapace di intendere e volere

Sparò al suo comandante e si barricò in caserma per poi essere arrestato. Il brigadiere Antonio Milia che il 27 ottobre 2022 nella caserma dei carabinieri di Asso, vicino a Como, uccise il Luogotenente Donato Furceri per anni comandante della stazione di Bellano, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere durante l’incidente probatorio che si è svolto il 9 marzo davanti al Tribunale Militare di Verona.

I suoi atti di quella notte, quando dopo il delitto si barricò in caserma costringendo le forze spaciali ad intervenire e ferendo anche uno dei militari specializzati, erano animati da rabbia e da una situazione mentale compromessa per cui egli stesso era stato assente dalla caserma e in cura psichiatrica. Per questo motivo il perito ha dichiarato che venga revocata la misura cautelare in carcere dosponendo il suo trasferimento in una Rems, ovvero in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza dove potrà essere curato.

Soddisfatto il legale del brigadiere Roberto Melchiorre il quale aveva richiesto l’approfondimento, alla luce della grave malattia mentale del suo assistito. Ovvio che resta da chiarire ancora perché Mila fosse stato di nuovo destinato a quella caserma, malgrado i problemi psichici che aveva, e per questo verranno probabilmente disposti approfondimenti. Intanto, in attesa che si trovi una Rems disponibile ad ospitarlo, Mila resta a San Vittore.