Sarebbe una donna di Barzanò l’automobilista che nella notte di domenica scorsa ha investito senza fermarsi per soccorrere il ciclista del Burkina Fasu, residente a Garlate.
Una tragedia quella che ha scosso la comunità di Olginate quando Boukare Guebre, il trentenne originario del Burkina Faso, residente a Garlate, è stato investito mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale via Spluga, poco prima dell’alba, per raggiungere il posto di lavoro ad Airuno. Guebre, classe 1984, è stato rinvenuto in fin di vita ai margini della carreggiata nei pressi dell’ex Fonderia San Martino.
L’incidente è stato subito rilevato dai Carabinieri, che sono stati allertati da un cittadino che ha notato l’uomo sull’asfalto. Dalle prime indagini, è emerso che la causa dell’accaduto fosse un investimento da parte di un’auto pirata. L’impatto è stato così violento da sbalzare Guebre a diversi metri di distanza.
I soccorsi sono arrivati tempestivamente, con un’ambulanza dei Volontari di Calolzio e un’automedica che hanno prestato le cure necessarie. Successivamente, Guebre è stato trasferito in ospedale, ma le sue condizioni erano gravissime, e poco dopo è deceduto.
Identificato dopo poiche ore l’investitore responsabile dell’incidente, i carabinieri lo hanno denunciato per omicidio stradale e stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica e i motivi del mancato soccorso.
La comunità è sconvolta da questa tragica perdita, anche il sindaco di Garlate Conti è intervenuto a ricordare il cittadino africano che comunque in Patria ha moglie e figli. Infatti Boukare Guebre, che viveva a Garlate insieme a un fratello e ad altri familiari, lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità locale, che ora si prepara a tributarne l’ultimo saluto. Il responsabile dell’Associazione Dei Burkinabé di Lecco e Provincia, Guengane Soumaila, ha detto: “Stiamo organizzando una raccolta fondi per rimpatriare la salma – ha fatto sapere – in Burkina Faso Goubre aveva la moglie e tre figli. Siamo molto scossi per quanto accaduto”.