Non solo super zucche ma anche super…pomodori nel lecchese

Nel territorio lecchese, la prosperità dell’orto va ben oltre le zucche da record, come dimostra la recente e originale competizione intitolata “Pomodoro più Polposo – Passione per l’Orto”, promossa dalla Polisportiva di Monte Marenzo nel mese di agosto. Questa emozionante sfida ha finalmente trovato il suo vincitore.

Il titolo di “Pomodoro più Polposo di Monte Marenzo” è stato assegnato ad Agnese Forcella e a sua figlia Rosalba, che hanno presentato un eccezionale pomodoro dal peso di 1 chilo e 32 grammi. Il sindaco di Monte Marenzo, Paola Colombo, ha avuto l’onore di consegnare la medaglia alle vincitrici durante una cerimonia tenutasi nella frazione Portola. Angelo Fontana, a nome della Polisportiva, ha espresso la sua gratitudine nei confronti del sindaco e ha commentato positivamente l’evento: “L’iniziativa è stata un grande successo, ha attirato partecipanti da diverse località, anche da fuori provincia.”

Un particolare menzione va al pomodoro più polposo proveniente da fuori Regione, che ha stupito tutti con il suo peso di 1,738 grammi, forse uno dei più grandi d’Italia. Questo straordinario pomodoro è cresciuto tra le colline del Montefeltro, nella provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, grazie all’abile coltivazione di Maria Pia Renzi. Il sindaco Daniele Grossi ha avuto il piacere di presentare questo eccezionale esempio di orticoltura. Il pomodoro vincitore appartiene alla varietà ‘patataro’.

Maria Pia Renzi ha condiviso la sua passione per l’orticoltura, affermando: “Per me, lavorare nell’orto è un passatempo per rilassarsi e portare in tavola cibi genuini. Lo consiglio anche ai giovani che magari hanno perso il contatto con queste attività legate alla terra.”

Questa sfida del “Pomodoro più Polposo” non solo celebra la generosità della natura ma incoraggia anche la comunità a riscoprire la bellezza e la gratificazione di coltivare il proprio cibo. Un inno alla passione per l’orto che si è dimostrato un successo per Monte Marenzo e oltre.