Monte Marenzo: la chiusura della Rsa mette in difficoltà i parenti degli ospiti

Non ci stanno i parenti degli ospiti della Rsa di Monte Marenzo che chiuderà a breve. Entro fine anno infatti la struttura di via Mazzini gestita dalle suore Somasche dovrebbe chiudere. Un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato letteralmente tutti i parenti degli ospiti della casa di cura. la notizia è stata ricevuta via telefono nel mese di agosto.

Nessuno incontro, solo l’essere messi sul fatto compiuto, senza possibilità di ripensamenti. la motivazione? Problemi di costi e mancanza di ricambi generazionale del personale. Molti ospiti della Rsa sono anziani, ma ancora autosufficienti e in grado di comprendere cosa sta succedendo- Ci dicono alcuni parenti- Per questo sono molto dispiaciuti e non vorrebbero mai andare via da quel luogo.

Pare che dalla vicina Rsa di Calozio si stia cercando un dialogo per comprendere se è possibile evitare la chiusura ma ancora tutto tace. In attesa che si muova qualcosa, i famigliari degli anziani ospiti hanno scritto una lettera per ribadire che loro non mollano, con l’obiettivo di scongiurare la chiusura della struttura trovando una soluzione. “Questa lettera ha lo scopo di trovare una soluzione a una scelta della RSA che capiamo-dicono alcuni parenti- ma fatichiamo a condividere e cercheremo di non subire. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato attenzione”.

Riportiamo quindi il testo della lettera: “Siamo un gruppo di familiari degli ospiti della RSA Suore Somasche figlia di S. Gerolamo Emiliani.
Il Giorno 7 Agosto la direzione della struttura ci ha avvisato della chiusura che avverrà entro Dicembre.
Per noi è stata una doccia fredda, visto che i nostri parenti ospitati, e non solo loro, hanno trovato un ambiente a dimensione della persona. Per arrivare a un simile risultato ci vuole tempo dedizione e sacrificio da parte di chi assiste loro e segue noi.
Nell’intenzione di poter fare anche noi la ns parte, abbiamo avuto un colloquio telefonico con la madre superiora, la quale ci ha informato che il problema è sostanzialmente legato a un fattore di costi e alla mancanza della disponibilità di una nuova leva di sorelle. Per loro continuare a gestire la struttura diventa improponibile e facendo trasparire un palpabile dispiacere ci ha fatto capire che la situazione e molto
complessa.
Questa struttura è stata definita in questi giorni da persone intervistate dai media un “Microcosmo” e noi ce ne siamo resi conto e siamo anche una parte di questo microcosmo, scegliere di affidare i propri cari nelle mani di altre persone non è una scelta facile, costruire un rapporto di fiducia e professionalità tra operatori, ospiti e familiari è un grosso impegno da parte di tutti. Ed ora tutto questo è in bilico per una
questione economica???!!!
Ora noi ci chiediamo visto che la struttura ha affrontato in maniera eccellente situazioni come il Covid ed altro, se è possibile gestire questo problema cercando risposte e proposte da parte delle istituzioni o anche da altre vie per arrivare al risultato di preservare la struttura.
Noi ci stiamo muovendo su questa strada non solo per noi, ma anche e soprattutto per garantire una certezza negli anni alla struttura che ha ancora tanto da dare.
Spesso si sente dire che la persona è al centro , frase spesso pronunciata e valida in tante situazioni, ma altrettanto frequentemente la stessa viene svuotata del suo significato quando non viene raggiunto l’obiettivo, che è quello di soddisfare i bisogni e aspirazioni delle persone.
Questa lettera ha lo scopo di trovare una soluzione ad una scelta della RSA che capiamo, fatichiamo a condividere e cercheremo di non subire. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato attenzione.
I Parenti della RSA Suore Somasche figlia di S. Gerolamo Emiliani”