Merate, terza dimissione in ospedale. Fragomeli (Pd) chiede alla Regione di intervenire

Dopo l’addio di Tiziana dell’Anna, primario della Ostetricia e Ginecologia e poi quello della Ortopedia Antonio Rocca, si dimette dal Mandic di Merate anche Luca Pastore, 51 anni, in servizio dal dicembre 2011 come medico di primo livello all’azienda ospedaliera della Provincia di Lecco all’interno del equipe di gastroenterologia ed endoscopia digestiva, guidata dal luglio 2022 dal dottor Arnaldo Amato.

Il medico molto co nosciuto e stimato ha aderito ad un bando per i trasferimenti e a breve diventerà operativo a Monza.

La questione dello “smantellamento” involontario dell’ospedale Meratese, prima considerato un fiore all’occhiello della Provincia, resta molto dibattuta. Da parte sua, l’azienda lecchese smentisce qualsiasi volontà di chiudere il presidio meratese, e sulla questione intervengono i politici locali in regione.

Il consigliere regionale del Pd, il lkecchese Fragomeli intanto chiede l’intervento della Regione Lombardia e propone un question time.

“Dall’ospedale Mandic di Merate se ne stanno andando tutti: medici, primari, operatori sanitari. I migliori professionisti stanno scappando dal nosocomio. C’è un clima di sfiducia che fa male all’ospedale, ai suoi utenti, al territorio. E la dirigenza dell’Asst non ha attivato nessuna procedura straordinaria per colmare i vuoti, ma anzi gestisce la situazione passivamente, senza metterci davvero la testa. Mi chiedo se Regione si stia facendo qualche domanda”, intanto, la domanda la pone Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, che ha depositato un’interrogazione a risposta immediata che dovrebbe essere trattata nel prossimo consiglio regionale dedicato agli atti di indirizzo.

“Nella question time chiedo all’assessore al Welfare Bertolaso se non ritenga indispensabile attivare in tempi rapidissimi una verifica rispetto all’attuale assetto della Direzione strategica dell’Asst di Lecco, al fine di bloccare l’attuale emorragia dei primari e delle figure apicali fondamentali per il mantenimento funzionale dell’Ospedale Mandic. E contestualmente invertire questa rotta e riportare nel nosocomio una organizzazione efficace e sicura dei servizi con soluzioni di qualità e a lungo termine”.

Per far capire anche a Milano la gravità di quanto sta accadendo a Merate, Fragomeli riporta nell’atto i fatti: “Succede che 367 dipendenti della sanità pubblica tra medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici, impiegati, manutentori e operai dell’Asst di Lecco, il 10% di tutti gli strutturati, lo scorso anno hanno deciso di lasciare il loro posto di lavoro e molti di loro non sono mai stati rimpiazzati. Si è scelto di trasferire 15 infermiere puericultrici che gestivano il nido del reparto di ostetricia e ginecologia invece di intervenire per consolidare il punto nascita. Il reparto di psichiatria, chiuso durante la pandemia Covid con il pretesto delle misure anticontagio, non è mai stato riaperto. È diventata una prassi consolidata da parte della Asst quella di reclutare ex specialisti del nosocomio meratese che vengono poi riportati in corsia con contratti da gettonisti economicamente più vantaggiosi e con orari più flessibili”.

Infine, il consigliere Pd ricorda che “in questi ultimi giorni ha lasciato la guida del reparto di Ostetricia e Ginecologia la primaria facente funzioni, si è aggiunto il primario di Ortopedia e non da ultimo abbiamo appena saputo che se ne va anche uno stimato gastroenterologo. Regione Lombardia, vogliamo continuare così?”.