Merate, Fragomeli scrive a Bertolaso: mi hanno impedito di visitare i reparti

Una lettera all’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso per chiedere di poter esercitare il diritto di consigliere regionale di visitare i reparti dell’ospedale Mandic di Merate. L’ha inviata Gianmario Fragomeli, consigliere regionale eletto a Lecco nel Pd. Fragomeli ha denunciato infatti una vicenda “incresciosa” come l’ha definita avvenuta lo scorso 29 maggio.

Ha scritto: «Lo scorso 29 maggio, dopo la visita al cantiere del Nuovo Pronto Soccorso del presidio ospedaliero Manzoni di Lecco, ho richiesto al DG Favini la disponibilità di organizzare una visita conoscitiva del  Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lecco e del presidio ospedaliero Mandic di Merate. Dopo venti giorni, il 19 giugno, ho sollecitato una risposta.

Il 23 giugno il Dott. Favini mi ha risposto che “l’attività ispettiva si esercita attraverso la presentazione di interrogazioni, interpellanze e mozioni o attraverso richieste di ottenere dagli uffici regionali o dagli Enti regionali tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, ritenute utili all’espletamento del proprio mandato. In mancanza di una norma di portata generale, non rientra tra le prerogative del Consigliere la possibilità di accedere senza preavviso presso strutture sanitarie per effettuare visite ispettive, essendo le funzioni di controllo ispettivo- amministrativo demandate ad appositi Organi. Fatte queste dovute premesse, resta nell’autonomia della Direzione generale concordare con il Consigliere regionale visite di natura conoscitiva, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza sanitaria e della privacy (con esclusione, ad esempio, dei reparti di degenza) o incontri con la Direzione per l’acquisizione di informazioni volte ad agevolare lo svolgimento dell’attività politica dello stesso”.

Una risposta che per Fragomeli aveva comunque bisogno di un chiarimento: «In una successiva comunicazione ho ripetuto che la mia richiesta non era di tipo ispettivo, bensì conoscitivo, prerogativa che rientra nel mio mandato consiliare – ha aggiunto il consigliere d’opposizione – Il Dott. Favini ha sottolineato: ribadisco la disponibilità a una visita conoscitiva, nelle modalità espresse chiaramente nella nota degli Uffici Consigliari, con esclusione ad esempio dei reparti e quindi incontri con la Direzione per acquisizioni di informazioni volte ad agevolare lo svolgimento della Sua attività politica».

La risposta, però, per Fragomeli non è sufficiente che quindi ha chiesto a Bertolaso di intervenire: «Ho deciso di rivolgermi a Lei, che, più volte, ha ribadito i principi di trasparenza e accessibilità alle informazioni per i cittadini, inclusi i rappresentanti politici dei lombardi, nella prospettiva di una Regione sempre più limpida e casa di vetro per tutti. Del resto, quello che mi ha lasciato perplesso è stato il fatto che molti miei colleghi quotidianamente effettuano visite conoscitive presso i presidi ospedalieri lombardi senza alcuna chiusura da parte dei Direttori Generali, disponibili a mostrare l’eccellenza del loro ente.

Ritengo che il diritto di effettuare visite conoscitive non sia funzionale al mio interesse personale, ma alla cura dell’interesse pubblico connesso al mandato conferitomi e questo è ribadito dal diritto dei consiglieri di ottenere informazioni dagli enti facenti parte del sistema regionale senza la necessità di addurre alcun onere motivazionale; diversamente, si introdurrebbe una sorta di controllo dell’ente, attraverso i propri uffici, sull’esercizio delle funzioni del consigliere stesso. Il concetto viene, per di più, espresso in un approfondimento sul diritto d’accesso dei consiglieri regionali – art. 112 Regolamento Generale richiesto da parte della Giunta del regolamento di Regione Lombardia in data 2 maggio 2017.

Aggiungo che T.A.R. Campania Napoli sez. VI nella sentenza n. 1297 del 2012 ha rimarcato che le attività di controllo e di indirizzo dei consiglieri regionali vieppiù si appalesano stringenti ove ad azionare l’istituto siano consiglieri di minoranza, cui i princìpi fondanti delle democrazie e la legge attribuiscono compiti di controllo dell’operato della maggioranza e, quindi, dell’esecutivo, qui inteso nella sua più larga accezione di apparato politico ed apparato amministrativo.

Mi auguro che il Direttore Favini abbia mal interpretato una semplice richiesta di visita conoscitiva e non di visita ispettiva. Le chiedo di intervenire affinché venga ristabilita una mia prerogativa consiliare e possa accedere ai presidi ospedalieri segnalati, comunicando previamente alla Direzione Generale come è uso istituzionale».