Merate: bocciata la mozione contro l’uso delle parole inglesi

La mozione proposta dal capogruppo Alessandro Vanotti e sottoscritta dai consiglieri Paolo Centemero e Angelo Panzeri per chiedere all’amministrazione comunale di evitare l’uso di parole inglesi nei documenti e atti prodotti dal Comune non è passata in Consiglio a Merate. La votazione ha registrato tre voti contrari, provenienti dalla minoranza, e cinque astenuti tra i consiglieri di maggioranza.

Il capogruppo Vanotti aveva sostenuto la mozione in nome della salvaguardia della lingua italiana e contro un presunto abuso di termini inglesi, soprattutto per gli anziani. Tuttavia, sia la minoranza guidata da Aldo Castelli che alcuni membri della maggioranza, tra cui l’ex assessore Andrea Robbiani e il vice sindaco Giuseppe Procopio, hanno criticato la mozione. Ritenendo che cercare di “fermare” l’uso della lingua inglese fosse controproducente in un mondo globalizzato e che non fosse una priorità per la cittadinanza, hanno richiesto il ritiro della mozione.

Dopo una pausa di riflessione, i firmatari hanno deciso di emendare il testo, rimuovendo le richieste dirette al Governo e al Consiglio comunale e lasciando solo la parte in cui si chiedeva al sindaco e alla Giunta di evitare l’uso di parole straniere nei documenti ufficiali, a meno che non fosse indispensabile.

Nonostante l’emendamento, la mozione è stata respinta con solo sei voti favorevoli. L’astensione di alcuni membri della maggioranza, tra cui il vice sindaco Procopio, ha destato attenzione, anche se Procopio ha sottolineato che la sua astensione non andava letta in chiave elettorale, dato che Merate sarebbe andata al voto nel 2024.

Il risultato della votazione sembra avere suscitato riflessioni sull’approccio alla gestione linguistica e alla priorità delle questioni da parte della maggioranza in Consiglio.