Maltempo in Trentino: bloccati alcuni turisti lecchesi

Il maltempo ha colpito nel pomeriggio di ieri il Trentino alto Adige e la provincia di Belluno provocando non pochi danni e riportando alla mente, seppur in maniera più contenuta, i danni causati dalla tempesta Vaia, che nell’ottobre del 2018 distrusse gran parte dei pini presenti sul territorio. Diversi i tetti scoperchiati, annullata la partita del Genoa a Moena, alberi sradicati e caduti lungo le strade. Inoltre funivie bloccate e cavi dell’alta tensione spezzati. Il tutto nel giro di pochi minuti, con raffiche di vento arrivate fino a 100 chilometri orari.

Colpiti dal maltempo anche alcuni turisti lecchesi in vacanza nella zona, per loro fortunatamente nulla di grave, hanno evitato la tempesta per pochissimo ma ne hanno viste le conseguenze subito dopo.

“Stavamo salendo al passo Valles in auto, si vedeva il cielo coperto ma non sembrava dovesse arrivare tutto d’un tratto un fortissimo temporale. Di punto in bianco sono arrivate delle nuvole molto scure e ha iniziato a soffiare un vento fortissimo. Scendendo dal passo non sembrava che la situazione fosse così grave, ma una volta risaliti verso il valico di San Pellegrino per tornare a Moena abbiamo incrociato alcuni alberi caduti sulla strada che siamo riusciti a superare perchè non invadevano completamente la carreggiata, poi abbiamo visto come alcuni pini stessero oscillando pesantemente. Una volta in discesa verso Moena il meteo era già migliorato ma poco dopo ci siamo resi conto della reale gravità della situazione. Pochi metri oltre siamo stati costretti a fermarci in coda ad altre auto. Un centinaio di metri davanti a noi una decina di pini si trovavano a terra lungo la strada, non si poteva proseguire.

Nessun’altra via disponibile per tornare a Moena se non facendo un giro lungo circa tre ore col rischio di trovare anche tutte le altre strade nelle medesime condizioni. L’unica possibilità è stata quindi attendere la riapertura della strada.

“Dietro di noi almeno altre 100 auto. Davanti una cinquantina. Siamo rimasti bloccati fermi lungo la strada per circa due ore, in attesa che i pompieri e la forestale liberassero i chilometri che ci separavano da Moena. I primi a mettersi all’opera, ancor prima che arrivassero le forze dell’ordine, quattro persone del posto che con l’ausilio di due trattori e motoseghe hanno liberato un primo tratto di strada. Alle 20 e 40 ci hanno fatto ripartire, sembrava tutto risolto, quando invece i pompieri ci hanno invitato ad entrare in un parcheggio, comunicandoci che poco più in basso c’era un palo dell’alta tensione abbattuto e che andava rimosso e che i tempi sarebbero stati lunghi. Siamo rimasti in questo parcheggio fino alle 24.00, quando finalmente hanno riaperto la strada e hanno fatto ripartire le automobili”.

Per fortuna è andata bene, non ci lamentiamo, anche perchè abbiamo incrociato una signora che si trovava poco avanti rispetto a noi che si è vista sfondare il vetro posteriore dell’auto da un albero. In pratica si è trovata davanti e dietro pini che cadevano come birilli. Certo non è stato il massimo rimanere bloccati in auto per sei ore, ma non si poteva fare diversamente e avrebbe potuto andare molto peggio, vista la mole di turisti che si trovava lungo la strada nel momento del passaggio del fortissimo temporale- Hanno concluso i lecchesi-