Lucio Scotti, volontario nei Vigili del fuoco per 40 anni

Da grande voleva fare il pompiere o il carabiniere o l’astronata. Alla fine ha trascorso quarant’anni nei Vigili del Fuoco, di cui 12 a Merate, per la maggior parte da volontario. Luciano Scotti, detto Lucio, a 61 anni e dalla sera del 9 novembre scorso, quando ha fatto il suo ultimo intervento, si gode il meritato riposo dopo aver guidato una delle squadre dei volontari del Distaccamento di Merate dal 2018.

«Diciamo che la vita da quando ho smesso mi sembra strana e anche un po’ vuota – ci confida – l’esperienza del Vigile del fuoco è un’avventura umana molto importante, che ti fa crescere, e poi come volontario ancora di più».

Fare il volontario infatti, avendo un altro lavoro, non è semplice anche perché si tratta di un volontariato ad alto impatto con turni da 15-20 ore la settimana e spesso interventi che lasciano l’amaro in bocca per il loro esito.

Ricordi, emozioni e racconti da volontario

«Spesso mi è capitato di tornare in sede con il cuore a pezzi perché magari eravamo stati su un incidente stradale con un esito negativo, oppure su un incendio di un appartamento con i proprietari che avevano perso tutto e non riuscivamo a consolare, ma la consapevolezza che non sempre tutto finisce bene, ci aiuta anche ad evitare i pericoli nel nostro quotidiano, pensando che la vita è troppo bella per essere sprecata». Tanti i servizi svolti in questi anni di ogni tipo, da grandi disastri a piccole cose. Tra questi ci sono anche ricordi che sono rimasti indelebili nella mente e che fanno persino sorridere. «Ricordo una volta una donna che ci chiamò disperata perché l’anziana mamma non rispondeva e vivendo da sola lei aveva temuto il peggio. Siamo allora partiti con l’autoscala e quando siamo arrivati alla finestra, la signora ci ha aperto e ci ha chiesto “cosa è successo”? In pratica si era solo addormentata senza l’apparecchio acustico! Abbiamo sorriso insieme… Tanti anche i salvataggi di animali, una volta un cane con la testa infilzata nel cancello oppure un cerbiatto a Montevecchia che si era perso. Insomma una vera e propria scuola di vita a tutto tondo».

L’ultimo intervento e il saluto degli amici

L’ultimo intervento di Lucio che poi si è concluso con il bentornato in caserma a sirene spiegate dei colleghi della squadra e un bel brindisi tutti insieme. «Abbiamo liberato un sottoscala da un grosso favo di api, per fortuna nulla di gravissimo, ma sentirsi utili è sempre gratificante!». E poi ci sono i colleghi. «Sono tutti in gamba e davvero meravigliosi, stare tanto tempo insieme ha fatto nascere delle belle e vere amicizie», ha aggiunto.

Racconti, emozioni, ricordi quelli di un volontario quarantennale e alla fine anche un ringraziamento «Alle nostre famiglie che comprendono che se diamo la disponibilità in caserma non possiamo tirarci mai indietro». Diventare volontario dei Vigili del fuoco si può: basta inviare una domanda al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, poi se si è accettati, si fa una domanda a Roma e dopo si frequenta un corso. «Il corso è importante e impegnativo, ma è la vita, l’esperienza poi a fare di te un pompiere, comunque lo consiglio ai giovani».