Luca Rota, il blogger attacca: “Davvero si vuole trasformare i Resinelli in un enorme parcheggio?”

Ufficio turistico dei Piani Resinelli
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La considerazione del noto blogger e appassionato di montagna lecchese dopo la recente decisione delle amministrazioni comunali che gravitano sui Piani Resinelli di istituire una tariffa per le autovetture in sosta.

“Nei recenti dibattiti pubblici intorno alla frequentazione turistica dei Piani Resinelli, la splendida località montana sopra Lecco e ai piedi della Grignetta, una delle vette più iconiche delle Alpi, è riemerso un tema a dir poco critico, così riportato da un media locale: «Sempre più persone raggiungono i Piani Resinelli e al di là dei posteggi a pagamento resta la carenza di posti auto. Questo porta spesso molti turisti a posteggiare in aree e vie private, creando disagio a villeggianti e residenti impossibilitati, tra l’altro, a far intervenire la Polizia Locale. Da qui, la richiesta alle Amministrazioni di impegnarsi nell’individuare nuove aree da destinarsi a parcheggio. Anche su quest’ultimo punto, il sindaco (di Abbadia Lariana, n.d.s.) ha assicurato: “Ci siamo già attivati in questa direzione e prossimamente inizieremo a contattare alcuni proprietari di terreni per capire se c’è la disponibilità di intraprendere una trattativa”».Ma veramente si crede di poter trasformare ancor più di ora i Piani Resinelli in un enorme parcheggio per poterci far sostare più auto possibile? È questa la strategia di valorizzazione del luogo che viene proposta dalla politica locale? I Resinelli sono il classico luogo che subisce le due facce della medaglia turistica contemporanea: l’overtourism dei fine settimana contrapposto al deserto o quasi dei giorni feriali. Dunque si vorrebbero rubare al territorio naturale della località altri spazi da riempire di auto solo il sabato e la domenica per poi farne desolati spazi vuoti nei restanti giorni? Magari asfaltandoli pure, dunque degradando ancor di più la valenza paesaggistica dei Resinelli banalizzandola in una sorta di periferia metropolitana a mero uso e consumo dei turisti occasionali, per di più con il consenso (che tuttavia mi auguro non ci sia) dei residenti i quali in tale aspetto vedono solo la possibilità di ottenerne vantaggi materiali trascurando di intuire i danni al loro territorio che ne deriverebbero. E se invece si pensasse il contrario, di liberare i Piani Resinelli dal cappio soffocante del traffico veicolare, quand’esso diventi troppo intenso e sostanzialmente insostenibile – anche solo a livello di immagine visiva del paesaggio locale – strutturando finalmente un serio e adeguato progetto di mobilità sostenibile che vada anche a vantaggio del territorio locale e di chi ci vive/lavora?”-Luca Rota- Scrittore e blogger