Lecco: illustrato il piano di diritto allo studio in commissione quarta

Giovedì sera, l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri ha presentato il terzo aggiornamento del Piano di Diritto allo Studio del Comune di Lecco alla commissione quarta. Questo aggiornamento, ultimo prima della revisione per il prossimo anno scolastico, fornisce un quadro dettagliato del sistema educativo e formativo della città, nonché dei servizi offerti dall’ente e dei progetti proposti alle scuole dai docenti.

Uno degli elementi chiave di riflessione riguarda il numero di alunni nelle scuole lecchesi, che ammonta a oltre 4.000. Tra questi, 1.100 frequentano la scuola materna, 2.100 la scuola primaria, e il resto è nella scuola secondaria di primo grado. Interessante notare che nonostante una diminuzione di 61 bambini nella scuola primaria rispetto all’anno precedente, la scuola secondaria ha registrato un aumento di 34 studenti. Un altro dato significativo riguarda la crescita netta degli iscritti con disabilità, con un incremento di 27 persone, di cui 19 solo alle elementari.

Il Comune sta affrontando questa situazione con un aumento dei fondi stanziati, che ora superano i 600.000 euro. Inoltre, è stata introdotta una nuova modalità di impiego del servizio educativo per affrontare le esigenze degli alunni con disabilità. Gli educatori non sono più assegnati singolarmente a ciascun bambino, ma sono distribuiti in un certo numero a ogni plesso, consentendo loro di lavorare con i bambini a gruppi.

Per quanto riguarda i servizi, una delle novità più significative riguarda le modalità di fruizione del post-scuola, attualmente attivo solo in due poli. Ci sono 61 bambini iscritti, e i genitori, insieme agli educatori, sembrano soddisfatti della nuova organizzazione che include attività sportive, teatro, musica e inglese.

Le progettualità per arricchire l’offerta formativa si concentrano su aree chiave come Sport, salute e benessere, Cultura, Inclusione e orientamento, e Educare alla cittadinanza attiva. Alcuni progetti esistenti sono stati confermati, mentre nuove iniziative come il progetto “WeMe” in collaborazione con il Panathlon mirano a far comprendere ai ragazzi il valore dello sport come strumento di crescita. Altri progetti affrontano temi delicati come la gestione dei conflitti e la sensibilizzazione sulle pari opportunità.

Infine, è emerso che molte delle proposte sono giunte direttamente dalle scuole, segno di un forte coinvolgimento della comunità educativa locale. Tuttavia, per la prima volta, non tutti i progetti potranno essere accolti, suggerendo la necessità di valutare attentamente le priorità per il prossimo anno scolastico.