Lecco città turistica a ferragosto? Le parole di Paolo Trezzi

“A Ferragosto a Lecco c’erano aperti i musei. Ed era una meraviglia.
Siamo una città turistica!

  • A Ferragosto a Lecco c’erano semichiuse le banchine dei battelli.
    Ed era una mezza delusione.
    Non siamo una città turistica?
  • A Ferragosto c’erano chiuse le porte dei bus. Ed era una delusione.
    Non siamo una città turistica.

A Lecco a Ferragosto erano aperti Villa Manzoni e Palazzo delle Paure per i numerosi turisti.
Però era complicato da matti arrivare a Lecco con i battelli, il loro numero era da tutta l’estate imbarazzante per la pochezza, per le code all’imbarcadero, per la quasi impossibilità di acquistare il biglietto pure on-line.
Era imbarazzante anche per la difficoltà ad andare via da Lecco con i battelli, lo era per le attese e i turisti lasciati a terra.
Ed era ancora più imbarazzante che la politica comunale, territoriale, regionale, da sempre, non faccia nulla per questo.

Il Comune incassa, da anni, dalla tassa di soggiorno 200.000 eur e quest’anno molti di più, l’assessore all’attrattività turistica Cattaneo ne prevede 300.000, eppure non c’è un serio investimento su questo fronte.
Il turismo per l’amministrazione è Soldi per un Logo ma non per il Lago.

Pare addirittura che quest’anno si è dovuto sollecitare per aderire a corse aggiuntive e accordi con la navigazione.
Figurarsi a pensarlo, come dovrebbe essere, un servizio quotidiano, per turisti e residenti.

E a proposito di entrambi, in termini di sostenibilità ecologica, in Giunta pare che tutti si riempiano la bocca di ecologia, sostenibilità, cambi di passo, e nel concreto dei fatti ci tocca assistere alla cancellazione del progetto estivo del “Ti porto io in montagna” i bus navetta che portavano ai piani d’Erna, ai sentieri del Viandante, del San Martino e ai Resinelli e, anche quest’anno, città piena di turisti e cittadini lecchesi nelle loro case, a Ferragosto nessun autobus urbano era in servizio.

Turisti e cittadini volete muovervi, con la vostra auto nei parcheggi, cari, a pagamento o usate i minopattini, se no girate a piedi e se siete stanchi, abbiamo ottomila file di tavolini dove bere un aperitivo.

Non c’è nessun sovrapprezzo per il taglio toast. La spesa sarà alta a prescindere”