Lands of colors, la polemica si accende

«A costo di passare per un bastian contrario, qualcuno dovrà spiegarmi la scelta strategica di questa città dal punto di vista grafico e promozionale». Questa volta la polemica accesa da Corrado Valsecchi di Appello per Lecco si rivolge ai nuovi manifesti di invito a visitare la città di Lecco dal titolo “Landr of colors, e montagne e lago e rioni”.
Un titolo giudicato senza una logica grammaticale e con inglesismi poco funzionali.
«A chi è rivolta questa campagna? A italiani o inglesi? – si chiede il consigliere di minoranza –
Se il target di riferimento per lo sviluppo della campagna sono gli italiani allora che si valorizzi la straordinaria ricchezza della nostra lingua e dei nostri dialetti. L’abuso di questi anglismi può diventare pericoloso sia dal punto di vista culturale che di impoverimento della lingua.
Ci siamo fermati alla classica immagine da cartolina di Lecco senza pensare realmente a quanto abbiamo da offrire. Sottovalutiamo soprattutto quanto sia vario il turismo che attraiamo e lo sanno bene i nostri ristoranti ed esercizi pubblici a contatto con gli stranieri».
Secondo Valsecchi le nuove generazioni cercano l’outdoor, i posti locali ed autentici, l’undertourism nonché una campagna di marketing strategicamente studiata. Quella scelta è giudicata infatti “un collage malfatto per una nuova campagna turistica”.
«Dietro queste campagne ci stanno costi che pagano i contribuenti è giusto spiegare ai cittadini quale sia la strategia perché finora si regna nella più totale confusione comunicativa – conclude l’opposizione – L’amministrazione è bene che faccia sapere come, quando e dove intende comunicare e promuovere queste campagne, quali sono i costi complessivi di questa operazione, come può essere migliorata, resa fruibile e maggiormente comprensibile al pubblico?»