La telefonata di Piero Nava per la mostra
“Ogni giorno accarezzo la reliquia di Livatino”

Ieri l’inaugurazione a Palazzo Bovara, protagonista il lecchese testimone di giustizia
Stasera il presidente della Corte d’Appello sulla figura del giudice ucciso dalla mafia
L’esposizione dedicata al Beato Rosario Livatino aperta fino a sabato 10 giugno

“Quando uscite dal municipio date uno sguardo al San Martino, date uno sguardo al lago,
guardateli per me!”. Con queste parole il lecchese Piero Nava – il testimone di giustizia
dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, dal 1990 costretto con i suoi famigliari più stretti, per
motivi di sicurezza, a cambiar identità, domicilio e lavoro – ha salutato via telefono gli intervenuti
alla cerimonia inaugurale della mostra “Sub Tutela Dei”, dedicata al magistrato siciliano ucciso
dalla mafia e aperta al primo piano del municipio di Lecco fino a sabato 10 giugno. La voce
mascherata, Nava è stato il protagonista dell’incontro che si è svolto ieri 5 giugno nella sala
consiliare di Palazzo Bovara per iniziativa del Centro Culturale Alessandro Manzoni, in
collaborazione con il Comune di Lecco e l’Ordine degli Avvocati.
Rispondendo alle domande del giornalista Lorenzo Bonini – che insieme ai colleghi Stefano
Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi ha curato il libro “Io sono nessuno. Da quando sono diventato il
testimone di giustizia del caso Livatino” –, Nava ha ancora una volta spiegato l’inevitabilità morale
e civica della sua decisione di collaborare con la giustizia pur mettendo a rischio la propria vita e
pagando di persona questa scelta con lo stravolgimento radicale della propria esistenza. “Facevo il
rappresentante di commercio, il mio telefono squillava continuamente. Poi, dalla sera alla mattina,
nessuno mi ha più chiamato, nessuno più ha potuto telefonarmi”, ha esemplificato. Poi il Livatino
uomo di fede: “Io non lo conoscevo, ho saputo di lui solo dopo la sua morte. Era una brava
persona, la Chiesa – ha detto Piero Nava – ha fatto benissimo a proclamarlo Beato. E devo dirvi
che io tutte le mattine, fatta colazione, dò una carezza alla reliquia di Livatino che tengo a casa…”.
Il lunghissimo e caloroso applauso dei presenti in sala consiliare ha poi salutato Nava al termine
del collegamento telefonico.
Presenti all’inaugurazione numerose autorità: a far gli onori di casa il sindaco Mauro Gattinoni;
Gianluca Bezzi, presidente del Centro Culturale Manzoni; Elia Campanielli, presidente dell’Ordine
degli Avvocati di Lecco. Sono intervenuti il prefetto Sergio Pomponio; Ersilio Secchi, presidente del
Tribunale; Ezio Domenico Basso, procuratore della Repubblica; il prevosto monsignor Davide
Milani; l’avvocato Carlo Torti, tra i curatori della mostra presentata al Meeting di Rimini 2022. Con
loro, in una sala consiliare affollatissima, anche il vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla, il
presidente di Confindustria Plinio Agostoni, il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, la
presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi, l’assessore
comunale Giovanni Cattaneo e il presidente del Consiglio comunale di Lecco Roberto Nigriello, il

presidente della Compagnia delle Opere Lecco-Sondrio Marco Giorgioni ed altri esponenti delle
realtà sociali e politiche locali.

Gli eventi legati alla mostra dedicata al giudice ucciso dalla mafia e proclamato Beato dalla
Chiesa proseguono oggi (martedì 6 giugno) con l’incontro pubblico in programma alle ore
21 presso la sala Don Ticozzi (via Ongania 4 – ingresso libero). Sotto il titolo “La giustizia
sub tutela Dei: la testimonianza del Beato Livatino” interverranno Gianluca Bezzi,
presidente del Centro Culturale Alessandro Manzoni; Giuseppe Ondei, presidente della
Corte d’Appello di Milano; l’avvocato Eva Sala, del Centro Studi Rosario Livatino, da poco
nominata nel Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. L’evento è stato
accreditato dall’Ordine degli avvocati di Lecco ai fini della formazione professionale.

La mostra allestita in municipio a Lecco sarà aperta al pubblico fino a venerdì dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 19; sabato 10 giugno dalle 9 alle 12.30.