In tanti al secondo incontro del progetto “Nonni al sicuro” per la prevenzione delle truffe agli anziani a La Valletta Brianza

Alle ore 14.00 di oggi, giovedì 23 novembre, si è svolto, in uno dei locali dell’ex scuola materna “Sacro Cuore” di Rovagnate, il secondo incontro del progetto “Nonni al sicuro”, sul tema della prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani, con la partecipazione di membri delle forze dell’ordine, avvocati, psicologi e esperti del settore informatico.

Ad aprire l’incontro sono state le parole del vicesindaco del Comune di La Valletta Brianza, Peter Sironi, che ha così introdotto: “Tutti i giorni abbiamo notizie di truffe fatte in modo seriale nei confronti della popolazione anziana, oggi in questo secondo incontro parleremo di come prevenire e come comportarsi dopo averle subite – ha continuato – ringrazio il fondo di comunità della Valletta Brianza, la Regione Lombardia, la parrocchia, le volontarie dell’associazione Anta e i relatori qui presenti oggi”.

Il primo a parlare è stato l’avvocato Mauro Tosoni, che ha portato qualche dato statistico e ha parlato della parte legale e processuale delle truffe: “Settanta anziani al giorno vengono truffati -ha spiegato l’avvocato- in Lombardia si registrano quarantotto casi ogni centomila abitanti, dinanzi a questi dati, noi dobbiamo cercare innanzitutto di prevenire, se poi dovesse succedere che si diventa vittima di una truffa, importante è denunciare e cercare di riportare nella querela più dettagli possibili”.

Ha proseguito Fabio Colombari, esperto informatico, che ha fatto un approfondimento sull’aspetto dei social e delle truffe via internet: “Le statistiche relative alle truffe informatiche, dimostrano che sono sempre in aumento e i più colpiti sono quelli nella fascia di età tra i 65 e i 70 anni -ha spiegato- per difendersi sui social innanzitutto non bisogna condividere informazioni strettamente personali e non dare confidenza a chi non si conosce, inoltre proteggete sempre il vostro telefono con un codice che solo voi sapete. Importante è anche sapersi difendere dal fenomeno del phishing, che fa leva sulle vostre emozioni per farvi compiere azioni in maniera veloce causando in voi panico per rubarvi i dati”.

In seguito la dottoressa Francesca Fumagalli, ha parlato dell’aspetto psicologico che c’è dietro alle truffe facendo riferimento al fatto che i più anziani risultano più fragili e vulnerabili e che la ricerca di compagnia porta a dare fiducia a persone che potrebbero essere anche malintenzionate: “Parlate sempre per affrontare meglio le situazioni con persone di cui vi fidate che conoscete -ha concluso-“.

Nel finale ha preso la parola il luogotenente e comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio, Vincenzo Valenza, il quale ha raccontato varie tecniche di truffa che “si ripetono sempre”, facendo anche riferimento alle truffe fatte nei supermercati non sorvegliati e alla classica truffa dello specchietto o del danno alla macchina che in realtà non è mai avvenuto, il consiglio che ha dato ai cittadini è stato: “Quando vi succedono questi eventi spiacevoli, non andate in panico, cercate sempre di chiamare i Carabinieri o se riuscite, prendete le targhe con il telefono per facilitare il nostro lavoro”. In conclusione il Comandante ha invitato a non diffondere sui social, come spesso accade, immagini private di persone che commettono furti o altro e di inviarle direttamente ai carabinieri per evitare qualsiasi tipo di equivoco.

L’incontro si è concluso con le domande da parte dei cittadini più anziani che hanno chiesto dei chiarimenti riguardo alla parte informatica, che per loro rappresenta la difficoltà maggiore.