Imbersago, pienone in biblioteca per il libro su Yara

Pienone in biblioteca a Imbersago, nella serata di martedì 20 giugno, per la presentazione del libro “Yara, autopsia di un’indagine” (ed. Mursia), scritto da Roberta Bruzzone e Laura Marinaro. Presente la giornalista e la consigliera comunale Eleonora Lavelli che ha organizzato e moderato l’evento. Un volume che getta luce su uno dei casi più oscuri e drammatici della cronaca italiana: la scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra, avvenuta il 26 novembre 2010 e poi ritrovata morta tre mesi dopo nel campo di Chignolo.

Il racconto, basato sul processo a Massimo Giuseppe Bossetti, condannato all’ergastolo in via definitiva, rivela i dettagli struggenti di una storia che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera nazione.
«Yara, una ragazza appassionata di ginnastica ritmica, brillante a scuola e con qualche tenero flirt tra i banchi di scuola, doveva portare uno stereo in palestra per una competizione che si sarebbe svolta di lì a poco- ha raccontato l’autrice – ma dopo le 18.55 di quella tragica giornata, il suo cellulare smise di suonare». L’allarme scattò subito come sappiamo.

«Il 26 febbraio 2011, Ilario Scotti fece una scoperta terribile: trovò Yara grazie al suo aereo, in un campo precedentemente incolto, dove gli animali avevano eroso il corpo – ha spiegato l’autrice – Da quel momento, le indagini si orientarono verso un caso di omicidio. Furono raccolti i reperti, inclusi gli indumenti della giovane e campioni botanici forensi. Le celle telefoniche che avevano intercettato segnali nella zona furono analizzate e migliaia di telefoni furono sottoposti a interrogatorio. Furono prese le tracce di tutti coloro che conoscevano Yara”.

La svolta nel 2012 quando I Ris isolarono sugli slip e leggings della bambina di tredici anni le tracce di DNA di un uomo Ignoto Uno. Così inizia la più grande caccia ad un Dna della storia delle indagini. Le autrici del libro raccontano l’indagine attraverso le carte processuali e le testimonianze del processo, ma anche delle sentenze che hanno messo la parola fine a questo caso. Malgrado la divisione tra innocentisti e colpevolisti ancora sia viva ed è proprio per fare chiarezza che è stato concepito il testo.

Il libro mette in luce anche la natura narcisista e parafila di Bossetti e racconta anche di tutte le altre prove a suo carico e della narrazione mediatica, a volte distorta, che ha portato ancora molti ad avere dei dubbi sulla colpevolezza dell’assassino. Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store on line.