Imbersago, 1200 euro raccolti dalle oltre 140 persone in Attento che scotta!

Domenica 7 maggio, si è tenuto, presso il Centro Polifunzionale di Imbersago, il pranzo sociale intitolato “Attento che scotta! Un pranzo sulla sicurezza”, promosso dal Comune e dalla Pro Loco di Imbersago, dalle associazioni FAND, ANMIL Lecco, UICI Lecco, ENS Lecco, Gruppo Aiuto Mesotelioma, Gabry nel Cuore e Matteo La Nasa, a cui hanno preso parte oltre 140 persone che mentre hanno degustato gli ottimi piatti cucinati dallo chef Nicola, della pro loco di Imbersago, hanno anche ascoltato, tra una portata e l’altra, le testimonianze di dieci ospiti di eccezione.

Ad aprire il pranzo sono stati il Sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, che ha sottolineato come la questione della sicurezza sia quantomai attuale (basti purtroppo pensare alle tristi notizie come quella dell’incidente che ha coinvolto cinque operai in una fonderia di Cremona), il sindaco di Lierna e presidente di FAND, Silvano Stefanoni, e il presidente e vicepresidente di ANMIL Lecco, promotori dell’iniziativa, Gianfranco Longhi e Mario Cinus, che hanno raccontato le attività di promozione della sicurezza sul lavoro che svolgono sul territorio lecchese, anche entrando nelle scuole e nelle fabbriche.

Dopo l’antipasto, ha preso la parole Ester Intini, mamma di Gabriele Di Guida, morto a soli 25 a causa di un incidente sul lavoro a Sulbiate, raccontando che dal 10 aprile 2019 ha iniziato una nuova vita volta a difendere il figlio Gabriele e parlare di sicurezza, dando un senso al calvario che le è capitato.

Un’altra mamma, Croce Castiglia, ha voluto ricordare quanto sia importante entrare nelle scuole per ricordare ai giovani che l’abuso di alcol e sostanze alla guida, è un errore mortale, che può costare la vita a vittime innocenti, come è accaduto a suo figlio Matteo La Nasa, travolto ingiustamente, troppo presto.

Dopo il primo, è intervenuto la presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv, Cinzia Manzoni, che ha raccontato la propria esperienza di figlia che ha affrontato la malattia del padre causata dall’esposizione all’amianto, e il Dottor Edoardo Bai, che è stato il responsabile del primo Centro di Medicina del Lavoro Territoriale in Italia a Corsico nel 1971.

Dopo il secondo è stato il turno di Paola Vassena, presidente dell’Associazione Italiana Ciechi e Ipovedenti Ets, che ha raccontato una “giornata tipo” di tre amici ciechi e ipovedenti per le vie delle nostre città. Andrea Riva, Disability Manager dell’Ente Nazionale Sordi di Lecco, ha sottolineato l’importanza di garantire pari opportunità a tutti, a prescindere dalle proprie capacità, e Claudio Dossi, presidente di Auser Provinciale di Lecco APS-ETS, ha ricordato i pericoli che le persone anziane si trovano ad affrontare, anche nelle proprie case.

Infine, ha preso la parola Valentino Minelli, giovane bresciano che ha perso la vista a seguito di una malattia che l’ha colpito qualche anno fa, che ha portato i saluti dell’On. Fabrizio Benzoni di Brescia, che avrebbe voluto essere presente, e che ha testimoniato come sia importante poter sentirsi sicuri quando si percorrono le strade dei propri paesi.

Eleonora Lavelli, Consigliere Comunale di Imbersago, ha commentato ricordando il valore della sicurezza: “Sicurezza è tante cose, è il lavoro che svolgiamo, sono le strade che percorriamo, è l’aria che respiriamo, rappresenta il poter lavorare senza rischiare la vita o un arto, poter circolare per strada con tranquillità, anche per le persone con disabilità, poter respirare senza il rischio di ammalarsi -ha continuato- grazie alle splendide persone che hanno contribuito alla riuscita di ‘Attento che scotta!’ e alle loro associazioni, che si spendono per gli altri anche quando sarebbe più facile mollare”.

La Consigliera Lavelli ha concluso: “E’ davvero una bella soddisfazione aver devoluto alle associazioni coinvolte l’intera somma raccolta (1.200 euro) grazie al pranzo sulla sicurezza, che verrà impiegata da loro anche per promuovere momenti di formazione per i giovani, come intende fare l’associazione Matteo La Nasa grazie all’acquisto di speciali occhiali che mostrano come vede una persona sotto effetto di sostanze e che vorrebbero portare anche nelle scuole della Brianza lecchese”.