Il miglior sommelier lombardo è il meratese Pietro Sangiorgio

Il miglior intenditore di vini della regione Lombardia per l’anno 2022 è il meratese Pietro Sangiorgio. Una passione che a detta di suo papà Enrico, titolare del noto negozio di calzature in centro a Merate, ha sin da piccolo. Classe 1995, Pietro si è laureato in enologia e viticoltura all’università di Milano e si è subito iscritto all’albo dei sommelier spacializzandosi in vini rari e pregiati. Ha poi lavorato per una nota casa d’aste di torino e quindi ha potuto unire la passione per i preziosi nettari con la comunicazione e la commercializzazione degli stessi. Oggi gestisce una sua azienda proprio in questo settore la Dives e si occupa sia dei vini e dei distillati d’eccellenza ma anche beni d’eccellenza dalla moda vintage ai gioielli d’epoca, dalle monete agli oggetti, perché il bello è in tutti gli aspetti della vita insieme «Vendere cultura e non solo oggetti, il nostro core business».

Prove da sommelier di alto livello tutte vinte

Lo scorso 7 luglio dunque Pietro si è cimentato nelle prove organizzate dall’Associazione Italiana Sommelier sbaragliando tutti i concorrenti lombardi e vincendo il primo posto, infine accedendo ai campionati italiani che si terranno in autunno. Nella gara di Milano si è dovuto cimentare in due prove: una tecnica e teorica e poi, superati i test, con i primi quattro promossi, una pratica. Gli è stato dunque chiesto di fare degli abbinamenti particolari tra il “nettare degli dèi” e altri prodotti, non solo cibi, ma anche birre e sachè. E anche qui la prova è stata superata alla grande.

Lombardia eccezionale anche nell’enologia

Adesso rappresenterà la Lombardia e i vini della Regione nel mondo e nel nostro Paese: «È un tassello importante nella mia vita professionale e di grande prestigio – ha commentato – per me è un onore e un onere essere chiamato a rappresentare le eccellenze lombarde sia a livello enologic, che culturale e spero che la mia voce possa avere una potenza positiva anche per tutte le vigne e le eccellenze che abbiamo». Una realtà quella lombarda che a livello enologico sta crescendo molto: «C’è molto fermento – ha aggiunto – soprattutto una grande ricerca a livello di qualità e di ecosostenibilità delle aziende».