Il Comandante Fabio Marra saluta Calolziocorte

Per il comandante con la C maiuscola, come tutti lo consideravano, è arrivato il momento dei saluti: Fabio Marra, comandante della stazione dei carabinieri di Calolziocorte, dopo ben 18 anni di servizio ha lasciato la sua caserma per continuare la sua attività a Ponte San Pietro.

Prima o poi è un momento che sarebbe arrivato e, da vero comandante di un team sempre pronto ha speso numerose parole non per esaltare la sua carriera ma quella di chi lavorava con lui, mettendo in luce tutti suoi uomini: un gesto da vero leader. Marra non ha mancato neppure di salutare chi, in questi anni gli ha dato man forte, lo ha sostenuto e lo aiutato nel percorso. Diciotto gli anni che il comandante ha speso per la sua caserma di Calolziocorte competente di tutta la Valle San Martino. Si è congedato con quello stile e quel garbo che gli sono propri, il Luogotenente carica speciale – ma per tutti ancora semplicemente “il maresciallo” – Fabio Marra.

Per il saluto ufficiale è stata organizzata una vera e propria festa in sala consiliare a Calolzio, alla presenza dei sindaci del territorio, di alcuni amministratori e operatori della Polizia Locale nonché dei rappresentanti della Protezione civile, degli Alpini, dei Marinai e, dei Carabinieri in congedo, tutte realtà che nel tempo, hanno toccato con mano la disponibilità del Comandante Marra, nonché quella “professionalità” e quella “umanità” esaltate dal sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo.

Nell’emozione del momento e nel dover affrontare un’esperienza totalmente nuova Marra si è detto orgoglioso del lavoro svolto e di come sia stato svolto.

“Difficile riassumere in parole gli oltre diciotto anni trascorsi nella Valle San Martino. Molteplici in questi giorni le attestazioni di stima da parte di numerose persone, tanti i messaggi, le telefonate, le lettere, anche di persone con le quali avevo avuto modo di interagire diversi anni addietro, magari in contesti tristi, difficili. Spesso ci troviamo ad operare nei momenti più drammatici della vita delle persone, in quel momento che noi siamo la risposta dello Stato che indossa la nostra uniforme. Lascio, mio malgrado, un territorio assai complesso per le dinamiche sociali e gli equilibri delicati e radicati della criminalità organizzata. Dinamiche che abbiamo nel tempo analizzato, delineato, interpretato e veicolato con a giusta fermezza, perché non restassero semplici congetture o deduzioni ma diventassero, come poi in effetti è stato, tasselli fondamentali di importanti operazioni di servizio, di cui spesso e nella più parte delle volte siamo stati parte attiva. Non deve essere concesso un tributo di stima al sottoscritto, ma a tutti i ragazzi che compongono e che hanno composto il Comando Stazione Carabinieri di Calolziocorte e che ho avuto l’onore, per così tanti anni, di rappresentare. Se qualcosa di buono è stato fatto in questi anni, lo devo a loro, lo devo a voi preziosi ed instancabili collaboratori, cuccioli come li ho sempre affettuosamente rinominati, sentinelle attente e curiose in un territorio spesso difficile. Anche nei momenti più drammatici della pandemia, avete lavorato senza risparmio, silenziosamente, senza pretendere neppure un grazie, senza un lamento, oggi sono io a dirvi grazie, a rendervi merito, a concedervi il giusto tributo per ciò che avete fatto per me, per ciò che avete fatto per questa collettività e che, sono certo continuerete a fare”. 

Ora il testimone passerà al vice, maresciallo Giuseppe Cito.