A Rongio, una frazione di Mandello del Lario, dal lontano 1967, il Bar Simone, gestito con dedizione da Andrea Lafranconi e sua moglie Dina Borellini, ha svolto un ruolo di grande importanza sia per gli abitanti locali che per i turisti.

Questo locale pubblico, affiancato in passato da un negozio di alimentari – che è stato recentemente chiuso – è diventato un punto di riferimento essenziale per numerosi frequentatori. Nel corso degli anni, la frazione di Rongio, in modo quasi inaspettato, ha contribuito alla storia della zona, grazie al costante flusso di persone che da Rongio si avventurano a piedi verso le pittoresche località montane circostanti, immergendosi nella bellezza del paesaggio verde e dei torrenti circostanti.

Oggi si conclude un importante capitolo, ma allo stesso tempo, inizia una nuova era con il passaggio del testimone dalla signora Dina a Claudia Pinotti, la nuova gestore del leggendario Bar Simone. È qui che, di fronte al bancone, si poteva ordinare il gelato artigianale e gustarlo all’aperto, sotto il pergolato, un momento di gioia per i giovani frequentatori della Secim, la scuola di formazione alpinistica del Cai Grigne.

Andando indietro nel tempo, alcuni frequentatori storici ci ricordano le serate del venerdì, quando il team dell’allora Radio Mandello concludeva le riunioni settimanali con dolci momenti al Bar Simone, dove in quel periodo era possibile anche godere di ottimi pasti, quasi come in una trattoria. Inoltre ai tempi, numerosi operai dell’allora Sip salivano in frazione solo per mangiare un buon piatto.

L’amore smisurato per il proprio lavoro, unito alla passione, al sacrificio e alla dedizione, ha trasformato l’attività di Andrea e Dina in molto più di un semplice bar nel corso di 56 lunghi anni. Oggi, con il passaggio del testimone a Claudia, una persona altrettanto appassionata e legata al territorio, questa storia che si è insinuata nei cuori di numerosi residenti di Mandello e non solo, continuerà a evolversi. A breve ci sarà l’inaugurazione di una nuova fase per il Bar Simone di Rongio, che non dimentica il suo passato.