Da Sirtori la zucca più grande d’Italia

A vincere la quarantesima edizione della “sfida nazionale della zucca” svoltasi a Sale Marasino (BS), un esemplare del peso straordinario di 844 kg, coltivata dal Team Petrelli di Sirtori(LC). Ecco le dichiarazioni del Consigliere Regionale, Giacomo Zamperini.

«Tengo molto a fare le mie congratulazioni al Team Petrelli di Sirtori per questa straordinaria vittoria che porta il titolo di zucca più grande d’Italia nella nostra Provincia. La prossima settimana andrò a conoscere la famiglia Petrelli alla “Colombina” di Casatenovo, in occasione della settima edizione della pesa nazionale de “La sfida degli zucconi della Brianza”.» Continua Zamperini.

«Valorizzare l’inestimabile patrimonio immateriale presente nel nostro territorio, il quale viene custodito nei cuori delle persone che con passione mantengono vive le antiche tradizioni ed i saperi della terra, è fondamentale. Queste sono esempi di storie passate che si tramandano attraverso le nuove generazioni e che altrimenti andrebbero inesorabilmente perdute. Se vogliamo proteggere la nostra straordinaria cultura popolare, dobbiamo interrompere il meccanismo omologante che ci induce ad una sorta di vergogna per le nostre radici. Questo è un tema quanto mai attuale in un’epoca sempre più sensibile alla riscoperta di determinati sapori a km zero, attenta alla qualità della vita, disponibile a cogliere la bellezza essenziale ed i gusti unici del nostro patrimonio enogastronomico, che, come Regione Lombardia abbiamo il dovere di far riconoscere e rendere fruibili a quanti più persone possibile», conclude il consigliere regionale Giacomo Zamperini.

Ecco le dichiarazioni del Sindaco di Sirtori, Matteo Rosa.

«Appena appresa la notizia ho contattato la famiglia Petrelli,portando anche i saluti del Consigliere Zamperini, così da congratularmi per questo straordinario successo del quale, come Sindaco, sono molto orgoglioso. Questa realtà eccellente del mio territorio è riuscita ad aggiudicarsi un titolo a livello nazionale, portando in alto il nome di Sirtori.»