Consegna delle Medaglie d’Onore in Valsassina

I ragazzi di terza media di Introbio sono stati protagonisti di una cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore presso Villa Migliavacca, sede del municipio di Introbio, comune nella Valsassina. Durante la cerimonia, gli studenti hanno letto la poesia “Alle Fronde dei Salici” di Salvatore Quasimodo e alcune testimonianze tratte dal libro “Valsassinesi internati nel III° Reich” di Angelo Favoni e Augusto Giuseppe Amanti.

Augusto Giuseppe Amanti, un ex dirigente bancario in pensione, ha raccolto i documenti necessari per presentare le domande per il riconoscimento dell’onorificenza. Ha sottolineato che le persone onorate con le medaglie hanno rifiutato di aderire all’esercito tedesco o alla Repubblica di Salò durante la Seconda Guerra Mondiale, dimostrando fedeltà alla patria e al re, nonostante le difficoltà dell’epoca.

Nove valsassinesi, militari e civili, internati nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno ricevuto le Medaglie d’Onore durante la cerimonia. Questo riconoscimento è stato conferito in aggiunta alle 13 medaglie assegnate in una cerimonia analoga a Lecco il giorno precedente.

Il Prefetto Sergio Pomponio ha sottolineato che la Valsassina si è contraddistinta per atti di eroismo durante il secondo conflitto mondiale e ha pagato un prezzo alto in termini di caduti e deportati. Ha elogiato il valore della memoria nella prevenzione di eventi simili in futuro.

Il sindaco di Introbio, Adriano Airoldi, ha ringraziato Augusto Giuseppe Amanti per aver contribuito a mantenere viva la memoria delle persone che sono state dimenticate per anni e ha sottolineato l’importanza di ricordare anche coloro che sono rimasti nelle retrovie durante il conflitto.

Di seguito sono riportati i profili dei nove premiati:

  1. Primo Bellati: Nato a Premana il 29 ottobre 1920, era un conducente di cavalli. Partecipò alle operazioni di guerra sulla frontiera alpina occidentale e venne catturato dalle brigate nere e dalle SS tedesche nel 1944. Fu deportato e liberato dall’Armata Rossa nel 1945.
  2. Giuseppe Bergamini: Nato a Pasturo il 3 novembre 1922, era un contadino. Partecipò alle operazioni di guerra sul fronte russo e venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943. Fu liberato dall’Armata Rossa nel 1945.
  3. Davide Valsecchi: Nato a Ballabio Superiore il 18 aprile 1917, era un contadino. Partecipò alle operazioni di guerra sulla frontiera alpina occidentale e venne ricoverato per congelamento ai piedi. Fu rimpatriato nell’aprile del 1941 ma venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943 e deportato in Sassonia. Fu liberato dall’Armata Rossa nel 1945.
  4. Filippo Goretti: Nato a Ballabio il 26 maggio 1926, era un operaio. Partecipò a uno sciopero generale nel 1944 e venne arrestato dai fascisti. Fu deportato a Mauthausen e morì nel campo di concentramento nel 1944.
  5. Deo Invernizzi: Nato a Ballabio l’11 maggio 1924, era un contadino. Venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943 e internato in un lager in Brandeburgo. Morì per ascesso polmonare nel 1950.
  6. Giovanni Invernizzi: Nato a Ballabio il 21 gennaio 1916, era un operaio. Partecipò alle operazioni di guerra e venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943. Fu internato in Germania ma sopravvisse e venne liberato dall’esercito inglese nel 1945.
  7. Lanfranco Invernizzi: Nato a Ballabio il 12 agosto 1912, venne richiamato alle armi nel 1941 e partecipò alle operazioni di guerra. Venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943 e internato in Polonia. Morì durante un bombardamento aereo nel campo di concentramento di Danzica nel 1945.
  8. Gianfranco Lombardini: Nato a Ballabio il 31 agosto 1924, venne fatto prigioniero dai tedeschi durante l’8 settembre 1943 e internato nel campo di concentramento di Bergen Belsen, dove morì nel 1944.
  9. Antonio Pensa: Nato a Taceno il 7 novembre 1920, era un carrettiere. Venne chiamato alle armi nella Marina Militare ma si trovò sbandato dopo l’8 settembre. Fu catturato dai tedeschi e internato in Germania, dove rimase fino all’agosto 1945.

I familiari dei premiati hanno ritirato le Medaglie d’Onore durante la cerimonia. La memoria di queste persone e dei loro sacrifici è stata onorata durante l’evento.