Connessioni in rete è il nuovo progetto di Comune, Asst e Cosma

“Questa pandemia ci ha insegnato una lezione fondamentale: oltre all’importanza cruciale degli ospedali, abbiamo riconosciuto la necessità di rafforzare la medicina territoriale. Abbiamo imparato che per farlo, dobbiamo integrare i servizi sanitari e quelli sociali per creare una rete in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e prevenire situazioni di emergenza che richiedono ricovero ospedaliero.”

Con queste parole, l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni ha aperto la conferenza stampa inerente il nuovo progetto congiunto denominato: “Connessioni in rete” tra Comune, Asst e Cosma. “Connessioni in rete”, infatti, è un progetto pilota frutto della collaborazione tra due mondi che fino ad oggi si parlavano con difficoltà: i servizi integrati per la domiciliarità del comune di Lecco e quei medici di medicina generale che dal 1° gennaio non faranno riferimento più ad ATS ma a ASST.

Enrico Frisone, direttore sociosanitario di ASST Lecco, ha sottolineato l’importanza di abbandonare l’idea di strutture mediche di eccellenza isolate, e invece, concentrarsi sulla risposta ai bisogni direttamente sul territorio. Questo nuovo approccio ha portato all’integrazione dei servizi sanitari e sociali e ha dato vita a progetti innovativi come le case di comunità.

Luca Sesana, direttore del distretto di Lecco, ha lodato il progetto e ha ringraziato gli operatori per il loro impegno e la loro dedizione. Ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra professionisti nei servizi sanitari e sociali, sottolineando che la sinergia tra di loro è fondamentale per una gestione efficace delle necessità dei cittadini.

Durante una conferenza, tre professionisti chiave coinvolti nel progetto hanno condiviso le loro esperienze e punti di vista. Marta Bertozzi, assistente sociale, Desire Bonacina, direttore dei servizi integrati per la domiciliarità, e la dottoressa Francesca Leonardi, coordinatrice dei medici di base, hanno illustrato il loro contributo al progetto.

Marco Magri, vicepresidente della cooperativa COSMA, ha presentato il progetto regionale di presa in carico delle patologie croniche sul territorio. Ha spiegato come il medico di base elabori piani assistenziali individuali per i pazienti affetti da patologie croniche, con l’obiettivo di garantire la stabilità dei pazienti e ridurre le emergenze ospedaliere.

Il progetto si è esteso a migliaia di pazienti cronici nella provincia di Lecco, ma è andato oltre l’assistenza sanitaria tradizionale. Magri ha sottolineato l’importanza di considerare non solo l’aspetto medico ma anche quello sociale, riconoscendo che i pazienti possono incontrare difficoltà nella gestione delle cure e negli spostamenti per raggiungere i servizi sanitari.

Da questa constatazione è nata l’idea di condividere informazioni e sviluppare un metodo di lavoro integrato. Un gruppo di assistenti sociali e medici ha collaborato alla creazione di una piattaforma informatica che supporta il teleconsulto tra professionisti, permettendo una maggiore interazione e condivisione di conoscenze e risorse.

L’approccio coordinato tra i professionisti sanitari e sociali è diventato fondamentale per affrontare in modo completo e preventivo le esigenze dei cittadini, specialmente considerando l’aumento delle fragilità legate alla povertà, all’invecchiamento della popolazione e alla solitudine. Numeri medici di base si sono mostrati interessati a questo innovativo modello di assistenza.