Chiesa affollata a Novate per l’ultimo saluto al giovane papà Andrea

Si sono svolti ieri, giovedì 8 giugno, i funerali di Andrea Mastropaolo, il giovane padre ventinovenne, scomparso lunedì sera, dopo essere stato coinvolto in un grave incidente stradale avvenuto lungo la strada che collega Cornate a Verderio.

“In un istante te ne sei andato e ora ci sentiamo smarriti. Speriamo tu possa guidarci da lassù”, sono le parole con cui il papà Francesco, la mamma Marisa e la sorella Valentina hanno rivolto ad Andrea, abbracciati dal calore di tutte le persone che hanno condiviso con loro attimi di commozione nella Chiesa Parrocchiale di Novate, a cui si è aggiunta anche la voce del parroco don Eugenio Folcio, che ha faticato a trovare le parole per una tragedia così sentita.

“Ogni parola oggi pesa e fa fatica a penetrare nel nostro cuore – ha esordito il sacerdote – non possiamo fare a meno di chiederci dove sia Andrea adesso e che fine abbiano fatto i suoi sogni, i suoi progetti, ma anche le sue inquietudini e le sue nostalgie, è veramente tutto finito, tutto azzerato?” La risposta, non poteva che giungere dalla fede: “Siamo qui oggi come cristiani, credenti e amici che cercano una risposta. E il Signore ci dà queste risposte, perché è lui stesso, Cristo risorto, la risposta. Solo lui può dire al papà e alla mamma di Andrea, a tutti i suoi cari, di non piangere. Noi ci guardiamo bene dal dirlo, perché le lacrime fanno parte della nostra umanità e sono vere, sono sincere soprattutto laddove lo strazio è lacerante”.

Nella sua omelia, don Eugenio ha sottolineato quanto sia importante la parola del Signore come raggio di luce nello smarrimento in cui stanno vivendo i familiari. “In questo momento ci chiediamo perché proprio lui? Sono le stesse domande che Gesù pose al Padre sulla croce. Però poi lo stesso Gesù ci ha aperto alla speranza, facendo in modo che morte non sfoci in un baratro oscuro. Oggi Andrea si presenta al Signore con tutto se’ stesso. E io sono convinto che in quello schianto, Andrea abbia avuto un sussulto come lo ebbe da bambino quando si presentò all’altare per il battesimo. E in un istante abbia chiesto: prendimi con te, portami al cuore. Noi siamo fatti per questo, anche se non ce ne accorgiamo. Non siamo in grado di soddisfare la nostra sete di amore, se non attraverso quello che ci offre Dio”.

La compagna ha voluto ricordare Andrea così: “Andrea era un grande lavoratore: pensava sempre a come diventare più bravo nel fare il panettiere, lavoro che riteneva il più bello del mondo. Era una persona con un grande cuore che ti dava tutto senza riserve. Dal nostro amore è nata Bianca, che adorava. E anche la bimba stravedeva per il suo papà. Quando erano insieme i loro occhi si illuminavano”.

Anche i genitori hanno fatto una commuovente dedica al loro solare e amato figlio, ricordandolo per le sue passioni: “I tuoi amici ti ricordano come grande campione, il tuo sorriso, la tua bontà d’animo dicono di te che eri un ragazzo dal grande cuore e molto determinato. Come dice uno dei tuoi cantanti preferiti: la vita è un brivido che vola via. Andrea dacci tu la forza per andare avanti. Non è un addio ma un arrivederci: in ogni nostro gesto ci sarai sempre”.