Cgil Lecco: in piazza a Roma per difendere il lavoro

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Ieri, una folla di 320 residenti di Lecco ha risposto all’appello della CGIL, insieme all’ANPI e a oltre 200 associazioni e comitati, partecipando con grande entusiasmo alla manifestazione nazionale “La via Maestra, insieme per la Costituzione” tenutasi a Roma. La protesta mirava a sollecitare il governo a implementare misure concrete per affrontare questioni urgenti come l’occupazione, la precarietà, l’aumento dei salari e delle pensioni, nonché la lotta alla povertà.

La manifestazione si è sviluppata attraverso due cortei distinti, uno partito da piazza della Repubblica e l’altro da Piazzale dei Partigiani, che si sono uniti successivamente in piazza San Giovanni. Tra i partecipanti di spicco c’erano Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, una rappresentanza del Movimento 5 Stelle (con l’assenza di Giuseppe Conte impegnato a Foggia), Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli, e rappresentanti di numerose associazioni ambientaliste, tra cui Europe for Peace.

Gianfranco Pagliarulo dell’ANPI, Rosy Bindi, don Ciotti e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, erano anch’essi presenti.

Nelle settimane precedenti la manifestazione, erano state condotte numerose assemblee nei luoghi di lavoro e tra i pensionati. La partecipazione massiccia alla manifestazione, che ha visto 320 residenti di Lecco unirsi all’appello della CGIL insieme ad altre 200 associazioni, dimostra la crescente preoccupazione della comunità rispetto alla situazione attuale, questo quanto sottolineato da Cgil Lecco.

Secondo la delegazione del sindacato lecchese è giunto il momento che il governo ascolti le richieste della popolazione. C’è molta inquietudine riguardo alla proposta di Finanziaria, che, se implementata, potrebbe peggiorare le disuguaglianze nel Paese. C’è la necessità di essere convocati dal governo che deve considerare le proposte riguardanti temi cruciali come la fiscalità, il precariato, la sanità e l’istruzione. Opposizione invece alla prospettiva di autonomia differenziata, sostenendo che l’unità del Paese deve rimanere una priorità. La manifestazione è stata un segnale chiaro del desiderio di un cambiamento positivo e del sostegno ai diritti dei lavoratori e ai valori costituzionali.