Celebrazione del 4 Novembre a Lecco: Un Tributo all’Unità Nazionale e alle Forze Armate

Nella suggestiva cornice della Cripta del Sacrario della Vittoria, il 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stato commemorato a Lecco con un toccante corteo e discorsi significativi.

La celebrazione è iniziata con una santa messa officiata dal nuovo vicario episcopale monsignor Gianni Cesana e allietata dal Coro Alpino Lecchese, che ha eseguito canti alpini. Successivamente, un corteo, guidato dal Corpo musicale Alessandro Manzoni, si è diretto verso il Monumento ai Caduti sul Lungolago per rendere omaggio ai caduti e celebrare l’Unità Nazionale e le Forze Armate.

Alla cerimonia hanno partecipato il Prefetto Sergio Pomponio, il vicepresidente vicario della Provincia di Lecco, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, l’europarlamentare Pietro Fiocchi e altri rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche.

Nel suo intervento, il sindaco Gattinoni ha richiamato l’importanza della pace in un mondo segnato da conflitti e tensioni, citando il grido del Papa Paolo VI alle Nazioni Unite nel 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!” Ha sottolineato che il ruolo delle Forze Armate è prezioso e imprescindibile nel garantire la sicurezza e la pace, ma ha anche esortato a promuovere il dialogo e la diplomazia per cercare la pacifica risoluzione delle controversie.

La cerimonia è stata arricchita dalla partecipazione delle classi 5ASUL e 5BSUL dell’Istituto Bertacchi, che hanno recitato poesie e eseguito canti di trincea, contribuendo a rendere la celebrazione del 4 novembre ancora più significativa. La giornata ha rappresentato un momento di riflessione e gratitudine verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà dell’Italia e una testimonianza dell’impegno per un futuro di pace.

Anche il vice presidente della Provincia Mattia Micheli ha espresso il suo pensiero in questa importante giornata: “Una giornata dedicata all’unità nazionale e alle forze armate, istituita per commemorare la fine della sanguinosa Prima guerra mondiale, con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti, firmato il giorno prima, che consentì all’Italia di rientrare nei territori di Trento e Trieste e di portare così a compimento il lungo processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

Una vittoria che solo un anno prima, dopo la disfatta di Caporetto, sembrava impossibile da raggiungere, con l’esercito italiano costretto a una dolorosa ritirata, inseguito dall’esercito nemico, che lasciava morte e
dolore sui nostri territori. Ma sul Monte Grappa e sul fiume Adige il nostro esercito trovò la forza per reagire, riorganizzarsi e fermare la pericolosa avanzata delle truppe austro-ungariche e tedesche, che avrebbe potuto cambiare la storia del nostro Paese.

In questa giornata vogliamo ricordare l’anniversario di quella vittoria, per cui lottò e si sacrificò un’intera
generazione; una vittoria che esaltò il concetto di unità nazionale, di identità di un popolo, di coesione
nazionale, di Patria. Vogliamo onorare i nostri caduti in guerra e tutti coloro che hanno sacrificato il bene
supremo della loro vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per
i militari di allora e per quelli di oggi”.