Casatenovo, il sindaco invita a versare il 5 x mille alla Fabio Sassi

Un invito a versare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi all’Associazione Fabio Sassi e all’Hospice Il Nespolo di Airuno. Lo ha inviato con una lettera ai suoi concittadini il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati.

«Il Nespolo è uno di primi servizi di Hospice nato in Lombardia sulla scorta di una cultura di attenzione al fine vita, maturata nell’Ospedale di Merate. La sua realizzazione e il lavoro che svolge quotidianamente sono per buona parte merito dell’Associazione Fabio Sassi e dei suoi volontari – ha spiegato il primo cittadino – Si occupa di cure palliative, ospita fino a 12 pazienti contemporaneamente, offre servizi di alta qualità: mette al centro della sua azione il “malato” e le sue relazioni e non la malattia, si occupa di lenire il “dolore”.

Offre alle famiglie di pazienti nella fase finale della loro vita un ambiente accogliente e caloroso con personale altamente qualificato, per l’attenzione dovuta non solo agli aspetti più prettamente medici ma anche al contesto psicologico. Sono tante le famiglie casatesi che hanno conosciuto, negli ultimi 20 anni, questa realtà, dovendo affrontare il percorso doloroso di accompagnamento di un familiare nella fase terminale della vita. Molte mi scrivono per farmi presente quanto sono stati preziosi l’ambiente dell’Hospice di Airuno ed i suoi servizi».

E infine l’accorato appello: «Come tanti servizi sanitari, l’Hospice, in questi anni, deve affrontare spese per beni e servizi e costi di gestione crescenti. In questo periodo molti di voi saranno impegnati a redigere le proprie dichiarazioni dei redditi. Nella scelta di devoluzione del 5 x 1000, tra le tante realtà di volontariato che meritano, vi chiedo pertanto di considerare anche l’Associazione Fabio Sassi (che peraltro, ricordo, è fatta sì di tantissimi volontari ma ha sempre bisogno di persone che si impegnino per una causa meritoria). Si parla tanto di diritti delle persone in questi anni. I più svariati e certamente tutti legittimi e da difendere. Ricordiamoci anche del diritto del malato terminale, del diritto di non provare dolore, del diritto alla dignità del fine vita, del diritto di non essere soli di fronte alla morte».