Calolziocorte, Nonna Rita festeggia 100 anni a Capodanno

Margherita Zanni,, detta Nonna Rita, ha compiuto 100 anni nel suo comune di Calolziocorte il giorno di Capodanno. Una festa per tutto il paese come ha sottolineato l’assessore ai servizi sociali Tina Balossi. La Signora  Margherita è originaria di Sovere, in provincia di Bergamo, all’ingresso delle Valli che conducevano a Bergamo,  Borlezza e Cavallina e di quei luoghi ancora ricorda una torre sulle alture. La nonnina però si è poi trasferita  a Calolziocorte dal 1958, dove ha abitato in pieno centro sino a quando si è sposata con Luigi, poi il trasferimento a Valgreghentino, quindi il ritorno nel 1967 a Calolziocorte nella frazione di Pascolo. Dal matrimonio con Luigi sono nate quattro figlie: Luisa, Giusy, Patrizia, Liliana ed è nonna di cinque nipoti e sei pronipoti.

I ricordi di gioventù a Sovere

Da giovanissima nel suo paese a Sovere lavorava in filanda poi ha sempre aiutato il marito nell’attività di mobilificio al Pascolo. «Quando le chiedo se ha un ricordo allegro della sua gioventù – racconta la Balossi – risponde sorridendo  che da giovane, con l’amica Maria, sedute sul calesse trainato da un asino, volevano raggiungere una determinata  destinazione  ma l’asino abituato a fare sempre lo stesso percorso non ne ha voluto sapere e le ha “scarrozzate”  in una frazione vicina».

Nonna Rita vive a casa dove si alternano figlie e generi

Nonostante l’età è ancora in buona forma  tanto che a  novembre ha brillantemente superato l’intervento per l’ inserimento del pacemaker. Alla sua veneranda età ha la fortuna di essere sostenuta, curata ed affiancata dalle 4 figlie  e non solo, anche dai “bravi” generi che ogni 15 giorni si alternano nella casa dove vive,  con tutta la famiglia per starle vicino ed accudirla.

Il segreto? Prendere la vita come viene e avere pazienza

L’assessore le ha fatto poi una domanda «Nonna Rita, che consiglio darebbe  alle coppie di questa generazione? Lei ci ha pensato un po’, poi ha risposto convinta: Prendere la vita come viene e portare tanta pazienza».