Calolzio: in consiglio critiche sulle scuole del comprensorio

Il Comune di Calolzio si trova al centro di polemiche riguardo a un presunto piano di ridimensionamento scolastico che, secondo alcune voci dell’opposizione, sarebbe stato messo in atto senza una chiara dichiarazione da parte dell’amministrazione comunale. Questo piano sembra concretizzarsi con la chiusura imminente della scuola materna di Foppenico, colpita da un calo delle iscrizioni, in parte accelerato dallo spostamento degli studenti a Sala a causa dei lavori in corso nel suo edificio, che ha già causato la perdita di una sezione quest’anno.

Wilna De Flumeri, membro dell’opposizione, ha sollevato il dibattito sottolineando che il piano attuale sembra riflettere la proposta di riorganizzazione delle sedi scolastiche avanzata durante l’amministrazione Valsecchi. Tuttavia, la stessa proposta che all’epoca aveva suscitato una forte opposizione da parte della minoranza ora sembra essere messa in atto dalla nuova maggioranza. Questo piano ha già portato alla chiusura della scuola primaria di Rossino e alla fusione dell’Infanzia di Sala con la scuola primaria nello stesso edificio.

Ciò che ha scatenato le polemiche è il presunto trattamento diseguale tra gli studenti. La Giunta Ghezzi, secondo l’opposizione, avrebbe stanziato 32.000 euro per coprire le spese di trasporto da Foppenico a Sala per gli studenti trasferiti a causa dei lavori in corso, ma non avrebbe previsto un trattamento simile per i bambini residenti nelle frazioni collinari, che, dalla chiusura della scuola primaria di Rossino, sono costretti a scendere a valle. La gratuità del trasporto sarebbe prevista solo fino all’esaurimento degli alunni che avevano iniziato il ciclo alla scuola ora chiusa di piazza Milesi.

Altra questione sollevata riguarda il Progetto Montessori alla scuola materna di Lorentino, finanziato dall’amministrazione con un contributo complessivo di 30.000 euro spalmato su un triennio. L’opposizione ha sottolineato che non esiste una continuità tra l’Infanzia di Lorentino e le scuole primarie di Calolzio, e di conseguenza, gli studenti interessati dal progetto Montessori beneficiano direttamente la scuola di Erve, attirando alunni che, sulla carta, sarebbero potenziali utenti di altre scuole.

In risposta alle accuse di mancanza di chiarezza e alle critiche, la maggioranza ha difeso il piano di ridimensionamento, giustificando la necessità di affrontare le criticità strutturali emerse a Rossino e all’ex asilo di Sala. L’assessore Aldo Valsecchi ha sottolineato che questa decisione è stata necessaria per salvaguardare il sistema scolastico locale.

Il vicesindaco ha dichiarato che si può lavorare sulla continuità scolastica, mentre il Sindaco Marco Ghezzi ha affermato che la scelta di introdurre il Metodo Montessori all’infanzia di Lorentino e proseguire poi alla primaria di Erve è stata concertata con la dirigenza scolastica, basandosi su una visione di Istituto comprensivo, senza cedere a localismi.

L’opposizione ha sollecitato una maggiore attenzione alla valorizzazione della didattica e ha ribadito la necessità di investire anche nelle altre scuole, affinché l’amministrazione comunale possa offrire prospettive educative diverse per tutti i cittadini di Calolzio.