Bione, rinnovato il contratto di gestione con Insport, ed è polemica

È stato prorogato fino al 31 agosto 2024 il contratto di gestione per il centro sportivo al Bione di lecco: lo ha comunicato In Sport, la società a cui l’amministrazione comunale ha rinnovato l’incarico. Un provvedimento che porterà anche ad attivare il contratto di project financing per la ristrutturazione delle strutture. La società ha ringraziato il Comune e ha scritto: «Il rinnovo consente innanzitutto di garantire continuità di servizio ai numerosi iscritti tesserati del Centro Sportivo nonché confermare lo spazio dedicato alle realtà sportive e associazioni del territorio. Obiettivo societario è, in primis, quello di affrontare con impegno e professionalità la prossima stagione invernale, che sarà molto delicata sotto il profilo della gestione energetica, cercando anche di incrementare i servizi proposti all’utenza”.

La minoranza si chiede: quale è il futuro del Bione?

Il rinnovo tuttavia ha provocato non poche polemiche nelle fila della minoranza e in particolare ad intervenire con un comunicato di fuoco è stata la lista “Lecco merita di più”.

«Il rinnovo è una sconfitta per tutta l’amministrazione, ma è soprattutto una pessima notizia per tutti i lecchesi che si troveranno ancora per 2 anni un centro sportivo inadeguato in condizioni inaccettabili per un capoluogo di provincia – scrivono – Dopo aver sbandierato un anno fa la presenza di 4 soggetti interessati al “project financing”, per mesi l’assessore Torri ha evitato di rispondere alle nostre domande in consiglio comunale parlando di 3 possibili vie (project, nuovo bando e per ultima rinnovo della gestione) quando sapevamo tutti che l’unica strada possibile fosse proprio quella oggi percorsa.
Sarebbe inoltre interessante capire (e sarà nostra premura chiedere nelle sedi opportune) a quali condizioni economiche sia stato convinto nuovamente a rimanere un gestore che già un anno fa voleva lasciare il Bione… Quale è il futuro ? Fino a pochi mesi fa doveva esserlo una mirabolante “club house” mentre negli spogliatoi e nel campo di pallavolo pioveva letteralmente all’interno; poi siamo passati dal project financing che doveva essere la panacea di tutti i mali… per finire dove? Dove eravamo esattamente 2 anni fa dopo le elezioni con solo due differenze: un centro sportivo due anni più vecchio e le tasche del comune più povere di centinaia di migliaia di euro.
Se questo è il famoso cambio di passo promesso da due anni… come direbbero Benigni e Troisi “non ci resta che piangere”».