Bione: c’è il nuovo progetto ma al Comune costerebbe 20 milioni

La recente presentazione della proposta di project leasing per la riqualificazione del centro sportivo del Bione a Lecco ha suscitato una serie di interrogativi e preoccupazioni, portando a un acceso dibattito tra i principali attori coinvolti. Durante l’incontro di discussione, molte voci si sono levate per esprimere dubbi e richieste di ulteriori dettagli.

Il consigliere Corrado Valsecchi, rappresentante di Appello per Lecco, ha sollevato alcune questioni fondamentali, iniziando dalla necessità di valutare attentamente le bonifiche richieste. L’area su cui sorge il centro sportivo ha un passato da ex discarica, e ci sono dubbi sulla fattibilità di tali lavori in conformità alle nuove normative. Inoltre, la cifra di 3,2 milioni di euro per queste operazioni solleva interrogativi sulla responsabilità finanziaria. Valsecchi ha anche sottolineato la necessità di maggiore trasparenza e chiarezza riguardo alla natura del partenariato pubblico-privato proposto.

Anche il capogruppo dem, Pietro Regazzoni, ha condiviso le preoccupazioni sulla destinazione dell’area attualmente occupata dalla piscina e dal palazzetto, non inclusa nel progetto. Ha sollevato domande sulle spese di progettazione e i costi per la realizzazione del palazzetto, sottolineando la mancanza di dettagli chiari sul finanziamento della costruzione dei parcheggi e sul calcolo del canone di gestione.

Stefano Parolari, esponente della Lega, ha messo in evidenza la necessità di comprendere appieno la portata delle bonifiche, il costo del palazzetto e i dettagli finanziari del progetto. Ha anche sottolineato il problema dell’IVA e il possibile contributo finanziario dell’ente comunale per le strutture esterne.

Clara Fusi, consigliera comunale, ha sollevato ulteriori interrogativi sulla proprietà demaniale di parte dell’area e ha evidenziato la mancanza di chiarezza sulle tariffe di accesso alle strutture sportive, chiedendo ulteriori dettagli.

Il consigliere Filippo Boscagli del partito Fratelli d’Italia ha espresso preoccupazione sul possibile futuro del progetto, auspicando che si possa finalmente giungere a una soluzione per un’area di cui si parla da oltre 15 anni.

Anche i membri della maggioranza hanno condiviso le preoccupazioni. Paolo Galli di Ambientalmente ha enfatizzato la necessità di valutare alternative e soluzioni più economiche e ha evidenziato la priorità del riqualificare la piscina rispetto agli altri aspetti del progetto. Chiara Frigerio di Fattore Lecco ha sottolineato la necessità di cifre più chiare e di un piano alternativo, mentre Peppino Ciresa ha ribadito la necessità di evitare un onere economico eccessivo per l’ente comunale.

Nonostante le perplessità emerse durante la discussione, l’assessore allo Sport Emanuele Torri ha sottolineato l’urgenza della situazione e la possibilità di procedere con il progetto. Ha evidenziato che l’amministrazione comunale ha contribuito economicamente al mantenimento del centro sportivo e ha espresso disponibilità a migliorare la proposta.

La discussione rimane aperta, ma è chiaro che ci sono molte questioni complesse da risolvere prima che una decisione definitiva possa essere presa. L’interesse per la riqualificazione del centro sportivo è evidente, ma è necessario un ulteriore lavoro di dettaglio, chiarezza e condivisione per giungere a una soluzione soddisfacente.