Ats: un convegno su regole e controlli sulla selvaggina

Gli esperti veterinari dell’ATS della Brianza hanno partecipato a un incontro a Lecco per discutere della sicurezza e della tracciabilità delle carni di selvaggina nei ristoranti. L’incontro è stato organizzato da Confcommercio in collaborazione con i Comprensori alpini di caccia Alpi e Prealpi Lecchesi. Durante l’evento, sono state illustrate le recenti normative a livello comunitario, nazionale e regionale che regolamentano la distribuzione e il consumo di carne di cacciagione.

La parola chiave emersa è la “tracciabilità”. Gli interventi dei cacciatori, che devono rilasciare attestazioni sulla cacciagione, e degli esercenti delle attività di ristorazione devono essere adeguatamente documentati per garantire la legalità della filiera. La Giunta regionale lombarda ha rafforzato le tutele, stabilendo che chi cede la carne di selvaggina deve assicurare il passaggio attraverso impianti autorizzati di macellazione e lavorazione.

Il dottor Roberto Vanotti, responsabile del Piano Fauna Selvatica di ATS Brianza, ha sottolineato l’importanza dei controlli igienici e della gestione dei rischi nella lavorazione e conservazione della selvaggina. L’obiettivo è garantire una maggiore responsabilizzazione del cacciatore, una tutela sanitaria per il consumatore e una migliore qualità dei prodotti nei ristoranti.

L’evento è stato anche l’occasione per discutere dello stato di diffusione della peste suina africana in Lombardia e delle procedure di biosicurezza per identificare e circoscrivere possibili episodi virali. La conferenza ha suscitato grande interesse tra cacciatori e ristoratori, promuovendo un dialogo tra l’istituzione sanitaria, il mondo venatorio e gli operatori economici della ristorazione per garantire la sicurezza alimentare.