Anche a Lecco obbligo di esporre il prezzo medio del carburante alle pompe di benzina

Scatta una grande novità per gli automobilisti e per i gestori degli impianti di rifornimento. Da martedì 1° agosto obbligo per le pompe di benzina di esporre oltre ai prezzi dei carburanti, anche quelli medi nazionali, così da consentire agli automobilisti un confronto più agevole. Tale misura è stata voluta dal governo nel decreto benzina di inizio anno, ma fortemente contrastata dagli addetti del settore che per osteggiarla si erano appellati al Tar. Il Tribunale amministrativo del Lazio ha però respinto la richiesta di sospensiva urgente, dando l’ok all’esposizione del doppio prezzo.

Il prezzo medio verrà calcolato dal ministero facendo riferimento alle medie aritmetiche su base regionale per gli impianti sulle reti ordinarie e nazionale per le autostrade. I prezzi medi verranno calcolati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che provvederà a elaborare i dati, calcolando la media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati dagli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione in impianti situati fuori della rete autostradale, nonché la media aritmetica, su base nazionale, di quelli comunicati dagli esercenti operanti lungo la rete autostradale, e ne cura la pubblicazione in formato aperto sul proprio sito internet istituzionale.

Cartelloni con prezzi praticati e medi dovranno essere esposti in evidenza. In caso di violazione degli obblighi di comunicazione dei prezzi dei carburanti, i gestori rischiano una sanzione da 200 euro a 2mila euro, che tiene conto anche del fatturato dell’esercente.

Sul tema è intervenuto stamattina il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante una conferenza stampa con il garante per i prezzi, Benedetto Mineo, sull’incremento registrato negli ultimi giorni: ”Da domani ogni cittadino può verificare da solo se il prezzo del benzinaio è in linea con il prezzo medio e quindi può decidere se fare rifornimento. Se il prezzo si discosta molto dal prezzo medio può denunciarlo al ministero”

“Così si crea difficoltà al consumatore finale, le nostre proteste passate dimostrano che non siamo d’accordo con questa decisione. Secondo noi il consumatore non avrà benefici. Questa settimana potrebbero esserci dei disguidi. Così andremo tutti ad avere prezzi simili, vedremo come si adeguerà il mercato”- Ci dice un Benzinaio lecchese”