Alberto Ongania, lunedì l’autopsia e finalmente le indagini sul cellulare

Continuano le indagini disposte dalla Procura di Lecco per la morte di Alberto Ongania, lo chef cinquantatreenne di Perledo sparito da casa l’11 novembre e ritrovato morto il 3 dicembre scorso in un dirupo sulla strada per Esino che lui percorreva abitualmente. Lunedì 12 dicembre è stata disposta l’autopsia per capire se l’uomo che soffriva di epilessia in seguito ad un ictus abbia avuto un malore e quindi poi sia precipitato nella scarpata, oppure sia stato investito e abbandonato.

Disposta la copia forense del telefono cellulare

Importante, comunque, sarà comprendere le risposte che darà la copia forense del suo celllulare, che è stato ritrovato vicino al cadavere. Per i parenti, in particolare il fratello Renato, dall’inizio se si fosse richiesto il tabulato del dispositivo si sarebbe compreso prima dove si trovava Alberto. ma la legge sulla privacy impone il divieto di acceere ai tabulati di persone scomparse maggiorennni.

La famiglia: «Con il tabulato, si sarebbe trovato prima»

«Ora che non c’è più da rispettare la legge sulla privacy, mancando il requisito della soggettività portatrice di diritti, ci auguriamo che le Istituzioni, con un guizzo di intelligenza, possano ottenere i dati telefonici, utili a comprendere la dinamica dell’incidente – ha precisato Renato Ongania – Da cittadino ho chiesto al Ministero degli Interni di avviare un processo di revisione dei protocolli di soccorso, per evitare altri omicidi di Stato. Ho chiesto di indicarmi anche una testa da sacrificare, quella a cui chiedere le dimissioni. Forse poteva essere soccorso entro le 48 ore se si fosse applicata una grammatica intelligente di accesso ai dati telefonici»

Trasformiamo la tragedia in una riforma della legge sulla privacy

Un monito poi e un’amara considerazione sulle ricerche: «Trasformiamo questa tragedia in un processo di riforma legislativa. Il punto è che il rispetto della legge non ha coinciso con il fare la cosa giusta: aver accesso ai dati telefonici entro le 24-48 ore dalla denuncia al 112 avvenuta sabato 12 novembre, prima delle 20. La famiglia ringrazia coloro che ‘miracolosamente’ hanno individuato il punto da ispezionare dopo tre settimane dalla sua scomparsa ed è grata a coloro che hanno rischiato, ancora una volta alla cieca».

Per superare la CECITÀ DELLE ISTITUZIONI ORA C’È IL COMITATO ALBERTO PER AGGIUSTARE LA LEGGE SULLA PRIVACY, COMITATO A CUI HANNO ADERITO 4 SENATORI”.
Aggiornamento 7 dicembre.

Il 12 dicembre disposto esame autoptico della salma appartenuta ad Alberto.
https://youtu.be/gZH28F5s0sY