A Germanedo questa mattina i funerali di Antonietta Vacchelli

“Siete stati il porto sicuro, nel momento peggiore. La vostra porta di casa era diventata anche la mia”. Queste sono le toccanti parole scritte dalla nipote Martina, pronunciate nella chiesa di Germanedo e nei cuori della comunità che si è riunita sabato mattina per dare l’addio ad Antonietta Vacchelli, morta nella tragedia consumatasi nella notte tra domenica e lunedì, per mano del coniuge Umberto Antonello.

L’uomo, ora accusato dell’omicidio della moglie malata è affidato in custodia cautelare agli operatori sociali di una struttura di accoglienza nel quartiere di San Giovanni.

La nipote si è rivolta a entrambi i nonni: “Insieme siete stati come mamma papà, mi avete insegnato i valori della vita, forza, coraggio e sincerità. E’ anche grazie a voi se sono diventata la persona di oggi, a voi devo tutto”.

“Mi ricordo, nonna, la tua sensibilità, da un po’ di tempo chiedevi alle vicine come avresti fatto senza di me, con le lacrime agli occhi. Ora mi manchi tanto tu, ma sei nel mio cuore e ti porto ovunque. Nonno, porterò sempre alti i tuoi insegnamenti e il tuo nome, sono immensamente fiera della persona che sei. Ti aspetto a braccia aperte, ti vogliamo tutti bene”.