Le buone prassi della Protezione civile a Lecco

La comunicazione è tutto per la Protezione Civile di Lecco. All’insegna di questa convinzione in Comune è stato organizzato un incontro dei responsabili dell’amministrazione e delle Tute gialle in modo da far comprendere quali sono le buone prassi da seguire in caso di forti temporali, rischio idrogeologico o altre calamità e soprattutto in cosa consiste l’impegno della Protezione civile. .

«In situazioni di “normalità” – ha chiarito Monica Cameroni della protezione civile Lecchese- si lavora sullo studio dei possibili scenari di rischio sfruttando le stazioni meteoclimatiche e si procede con un piano di prevenzione, inteso in un doppio senso: strutturale, con azioni di pianificazione-monitoraggio, e strutturale, con interventi di mitigazione del rischio che consistono sostanzialmente nella manutenzione dei torrenti attraverso la pulizia delle vasche di sedimentazione (35 quelle presenti sul reticolo idrico minore, ndr.) e la rimozione della vegetazione dagli alvei».

Molti gli interventi realizzati in questo senso dai volontari della Protezione civile in stretto raccordo con l’Ufficio Ambiente, il settore tecnico, la Polizia Locale e, appunto, gli addetti alla comunicazione.

La responsabile della comunicazione Marina De Bernardi, ha spiegato che le tute gialle stanno puntando soprattutto sulla capillare diffusione del canale Telegram, che ad oggi conta 1.188 utenti di cui il 40% con le notifiche attive per essere informati in tempo reale su eventuali allerte gialle, arancioni e rosse, in aggiunta al sito istituzionale dell’ente dove è visibile anche un widget dedicato e alla pagina Facebook, aggiornata con le allerte di maggiore criticità. In fase di sviluppo (o di “rilancio”), inoltre, alcune campagne di comunicazione pensate per raggiungere i cosiddetti “diversamente digitali”: lezioni di educazione civica nelle scuole (a cui presto si affiancheranno ulteriori materiali da veicolare su canali come TikTok e Instagram), incontri dedicati agli over 65 in collaborazione con Il Giglio e altre associazioni per promuovere le buone pratiche, nonché realizzazione di volantini e flyer da distribuire nei punti cittadini di accesso al pubblico.

L’investimento annuale che ricade sul bilancio dell’Ufficio Ambiente per le attività è di circa 80.000 euro, a cui si aggiungono poi le risorse stanziate – anche attraverso finanziamenti esterni – per opere di natura straordinaria: per il prossimo anno per esempio, come ha spiegato l’ingegner Chiara Brebbia del Comune, è in programma l’esecuzione di un progetto del valore di 440.000 euro (di cui 150.000 concessi dal BIM) che prevede la riqualificazione dell’alveo del Tuff a Maggianico, il rifacimento del muro e dell’attraversamento pedonale del Ciff in via Elettrochimica, un intervento sulle sponde del Capirmate in via Don Piatti e la manutenzione della briglia del Caldone in via Sant’Egidio.

I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile operativo dal 1989 sono una quarantina, divisi in quattro squadre disponibili settimanalmentee coordinati da Franco Aromatisi.«Per crescere e fare sempre meglio è importante trasmettere ai più giovani la cultura del volontariato e della solidarietà, motivo per cui puntiamo molto sul rapporto con le scuole» ha concluso Aromatisi.